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Le aziende che operano a Quirra puntano all’aeroporto di Fenosu, la denuncia di Liber.u.

Ingresso Pisq (foto Aeronautica militare)

Ingresso Pisq (foto Aeronautica militare)

Ci sarebbe un filo rosso che unisce le aziende che lavorano stabilmente al Poligono Interforze del Salto di Quirra alla privatizzazione, in odor di stellette, dell’aeroporto di Fenosu ad Oristano. Lo sostiene il movimento indipendentista Libe.r.u. che denuncia la situazione. “Dopo anni di investimenti di milioni di euro di soldi pubblici e varie fasi di apertura e chiusura, con una parentesi di scalo passeggeri in cui in sei mesi hanno viaggiato 9500 persone, si sta concludendo la privatizzazione dell’aeroporto di Fenosu, vicino ad Oristano” si legge in una nota.

La gestione – sostiene Libe.r.u. –  sarà affidata ad una cordata di imprese quali l’Aeronike di Sestu, il Distretto Aerospaziale Sardo e la Nurjana Technologies di Elmas, che vorrebbero utilizzare esclusivamente l’aeroporto per attività di paracadutismo, di ricerca sui droni e di protezione civile.
“La prima si occupa di fotogrammetria aerea; il secondo è una società partecipata in cui sono presenti aziende che lavorano stabilmente a Quirra; la terza è una società di ingegneria dei sistemi che opera nei settori della difesa e dell’aerospazio.

Il presidente del distretto aerospaziale sardo, Giacomo Cao, recentemente ha dichiarato che l’aeroporto non verrà utilizzato per scopi di ricerca militare, assicurando che verranno svolte attività di tipo civile.
“Resta da capire – incalza il documento – la natura della presenza della Nurjana Technologies di Elmas che incentra il suo campo di ricerca sulla concezione, sviluppo e integrazione di sistemi complessi ad alto contenuto tecnologico, progettando e realizzando un Software applicativo su piattaforme evolute per applicazioni Real Time e Mission Critical che, inevitabilmente verranno utilizzati in ambito militare”.
Libe.r.u. si chiede perché affidare la gestione di un aeroporto, che per il bene dei sardi potrebbe fungere da volano per riacquisire il diritto alla mobilità, a delle società che hanno palesi interessi nel campo militare o di trasporto e gestione di rifiuti.

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