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Il post della polemica: Lai si scusa “Non volevo offendere nessuno”

“Voleva essere un post ironico e di denuncia sociale, ma così non è stato.” Il post pubblicato lo scorso 8 aprile da Enrico Lai, docente di matematica e fisica dell’I.I.S. Leonardo da Vinci di Lanusei, ha dato vita a numerose reazioni, sia positive sia negative.

C’è stato chi è riuscito a cogliere la denuncia, fatta in modo ironico, che il professore ha voluto lanciare tramite l’utilizzo del social network più usato in Italia. Numerosi ragazzi, a cui sono stati riconosciuti dei BES (Bisogni Educativi Specifici), e le loro famiglie si sono sentiti però offesi e discriminati vedendosi paragonati a chi sceglie di non mangiare carne. Nella lunga lista di nomi troviamo quello di Angelo Mulas, giovane di Tertenia classe 1999, che ha deciso di rispondere pubblicamente al docente.

“Ciao, sono Angelo e sono un soggetto DSA […]: Sapete quanto è brutto vivere con un disturbo simile? Al contrario di quanto voi pensate, questo disturbo non influisce solamente durante le ore scolastiche ma anche nella quotidianità. – esordisce così nel suo post uno dei tanti ragazzi italiani dislessici – Sapete quanto è brutto andare al supermercato e invertire i numeri quando guardi i cartellini con i prezzi? Quanto è brutto avere un problema con la simmetria e farsi aiutare ogni qualvolta dalla propria sorella a farsi fare i risvolti? A non poter avere un’autonomia completa sotto certi aspetti? […]”

Il docente, accortosi di ciò che il suo post aveva scatenato, ha tentato immediatamente di rimuoverlo da Facebook, ma gli screenshots avevano già fatto il giro dell’Ogliastra e non solo. “La mia voleva essere una denuncia sociale nei confronti di uno Stato che ci impone di adottare misure adeguate nei confronti dei soggetti con BES (che noi adottiamo senza porci il minimo problema), ma che continua a fare innumerevoli tagli all’Istruzione diminuendo sempre di più il numero di insegnanti di sostegno presenti sul territorio. – ha spiegato Enrico Lai. – In questi trent’anni di insegnante ho fatto il possibile per i miei alunni e le uniche differenze sono state dal punto di vista didattico, e mai umano Ho sempre trattato tutti i miei alunni allo stesso modo, incoraggiandoli e spronandoli quando necessario. Mi scuso ancora per aver offeso qualcuno, ma non era assolutamente mia intenzione.”

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