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Uno sguardo al futuro. Analisi, interventi, proposte per l’Ogliastra nel V congresso Fisascat Cisl

Si è tenuto stamane nella sala congressi dell’Hotel La Bitta, il quinto congresso provinciale della Fisascat Cisl Ogliastra, che ha chiuso un lungo percorso di incontri e dibattiti su tutto il territorio ogliastrino, ha sintetizzato quanto realizzato nel tempo e permesso ai presenti di riflettere sul futuro del nostro territorio.

“Parliamo dello spopolamento, della scarsa natalità, di un numero di anziani in aumento. Parliamo di un futuro che è un’incognita” ha affermato con forza Michele Muggianu, segretario Fisascat Ogliastra e stamane padrone di casa “Siamo un’Isola che invecchia velocemente, dove i giovani faticano a trovare un lavoro e migliaia di famiglie tirano avanti con l’aiuto delle pensioni. L’economia si inceppa e il mancato sviluppo crea altri poveri e nuovi emigrati. Uno sguardo ai dati di Istat e Inps ci dice che c’è poco da stare tranquilli. Il peso degli assegni di pensione sul totale dei redditi è allarmante. L’allungamento della vita media e la scarsa natalità sono da tenere sott’occhio”.

Quali, quindi, le soluzioni per un’inversione di rotta? Quali i rimedi da adottare per contrastare lo spopolamento e l’impoverimento di un territorio dalle grandissime potenzialità? A questo proposito, portando in sala idee e bilanci, sono intervenuti il consigliere regionale Franco Sabatini, alcuni membri del sindacato e gli imprenditori nostrani, tra i quali Rocco Meloni, rappresentante degli albergatori ogliastrini. Gli ospiti presenti, hanno poi arricchito la discussione con interventi e delucidazioni sugli studi relativi al settore turistico.

“Il numero dei posti letto in Ogliastra è irrisorio per un territorio che vede davvero il futuro nel turismo” ha commentato Meloni “Se anche crescesse il flusso turistico, non avremmo modo di ospitare i vacanzieri. L’unica soluzione sta nell’ampliare la stagione turistica, che non può essere di soli tre mesi, e alzare il livello qualitativo della zona, che dovrebbe esssere un territorio a cinque stelle nel suo complesso. Inoltre, e lo dico da imprenditore, è più che mai necessario de-burocratizzare il sistema, puntare su normative rapide, che non ingolfino la macchina imprenditoriale. Questo lo possiamo fare solo lavorando di concerto anche con le amministrazioni e i sindacati. In quest’ultimo caso soprattutto perchè la nostra è una manodopera locale”.

“Il turismo deve essere il volano di sviluppo del nostro territorio” ha concluso Muggianu “L’Ogliastra ha bisogno, per cambiare ritmo e promuovere un turismo che faccia da locomotiva all’economia, di soluzioni che passino attraverso il rilancio e il miglioramento delle infrastrutture materiali ( porto, aeroporto, trasporti, piste ciclabili) e immateriali ( digitalizzazione e maggiore professionalità nel vendere il prodotto “Ogliastra”). Questo consentirà di attrarre investitori e aumentare il numero dei posti letto”.

“Dobbiamo impostare i nostri interventi sul “noi”, sul lavoro di squadra, per portare avanti in modo efficace un’azione politica e sociale che imprima una vera svolta alle sorti del territorio” ha sostenuto il consigliere Sabatini “L’Ogliastra sta ripartendo, ci sono mille segnali che lo testimoniano, frutto del nostro lavoro. E andiamo a migliorare nel tempo, con interventi sulla sanità, sulle infrastrutture. Ciò che mi preoccupa, dopo aver messo in piedi il Progetto Ogliastra, è portare in Ogliastra il finanziamento previsto. Non possiamo farcelo scappare, come avvenuto purtroppo per il polo della pasta fresca. Quindi l’attenzione e il tempismo, in questo momento delicato, devono essere al massimo”.

“Guardiamo con fiducia al Patto per l’Ogliastra” ha concluso  Muggianu “Ci sono 59 milioni per rilanciare il territorio. Ci sembra un progetto di ampio respiro che può creare ricchezza e occupazione e che parla di agroalimentare, turismo e infrastrutture. Se realizzato fino in fondo, potrebbe valorizzare pienamente il nostro territorio attraverso i suoi attrattori naturalistici, culturali, che puntano sulle produzioni tipiche, per esempio la pasta fresca e tutta la filiera della capra, sulla nautica e sulle infrastrutture, sugli investimenti delle imprese, ma anche sulla sinergia tra coste e interno”.

 

 

 

 

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