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Blocco del turn over: i dolori dei sindaci ogliastrini tra spending review e rallentamenti

Municipio Ilbono

Municipio Ilbono

Il turno over del personale: sogno proibito di tutti o quasi gli amministratori comunali, ogliastrini e non. Che continuano a lavorare a ranghi ridotti e tra mille difficoltà. L’ultimo caso, la mancata  sostituzione ad Ilbono di un vigile che si è dovuto ritirare dal lavoro per motivi di salute, ha mandato su tutte le furie il sindaco, Andrea Piroddi, che, al pari dei suoi colleghi, ha le mani legate.

“Ieri – fa sapere il primo cittadino  è stato risolto il rapporto di lavoro tra Comune e un dipendente. Spiace constatare, visti i limiti imposti alle nuove assunzioni, che non potremo sostituire il lavoratore, se non nel limite del 25 per cento, ovvero potremmo assumere un full time ogni 4 licenziamenti”. L’amara considerazione riguarda le sorti degli enti locali, stretti nella morse e chiamati, in ogni caso ad assicurare i servizi ai loro amministrati. “Di questo passo nel volgere di qualche lustro – conclude sconsolato Piroddi – i comuni scompariranno”. La situazione non riguarda solamente Ilbono dove sono andati in pensione ben quattro dipendenti, i primi due nel 2012 sono stati sostituiti con un part time a 30 ore. Gli altri due, tra 2015 e 2016, che verranno sostituiti con un altro part time.

La stessa musica risuona a Baunei. Salvatore Corrias ricorda che il fenomeno è in costante aumento. “Dal dl 78 in poi, con tutte le misure normative di spending review gli enti locali soffrono una graduale emorragia, anche noi abbiamo il blocco delle assunzioni.  Il  problema – spiega Corrias – a mio avviso va risolto politicamente”.  La soluzione non può essere posticipata. “Il problema andrebbe affrontato nella conferenza Regione Enti locali”.

Chi paga lo scotto più alto del nuovo regime di austerità imposto alle amministrazioni pubbliche sono sicuramente i comuni più piccoli. A Loceri, ad esempio, i dipendenti comunali sono appena otto. A breve tre andranno in pensione e la macchina amministrativa rimarrà scoperta. “Ovvero – sottolinea il primo cittadino Roberto Uda- verrà sancita la morte per asfissia dei piccoli comuni. Ci ritroveremo scoperti nei punti nevralgici come l’ufficio tecnico e quello finanziario uffici che hanno lo stesso  carico di lavoro se non, addirittura , maggiore. Tra dieci anni il mio comune non avrà più personale per gestire gli uffici, fino a quando non arriverà il giorno che ci diranno di  chiudere i battenti”.

 

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