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I colori del mondo alla seconda edizione di “Murales art festival” di Loceri

Murales a Loceri

Murales a Loceri

L’arte ha fatto irruzione a Loceri, inondando di colori i vicoli e le case. Oltre una quarantina, i muralisti che  si sono dati appuntamento nel piccolo comune ogliastrino lo scorso fine settimana  per la seconda edizione di “Murales art festival” e le sorprese non sono mancate.

L’artista bavarese Ulrike Steiger ha scelto per la sua opera un soggetto tipicamente sardo, due donne in costume  ai margini di una vigna dal titolo “Tra un chicco e l’altro”.

“E’ stata una bella esperienza, le persone erano profondamente coinvolte e – spiega-  abbiamo trascorso due bellissime giornate”. Anche Ana Maria Serna è straniera, messicana di Monterrey, la donna vive da anni ad Olbia e si batte contro il femminicidio. La sua opera “Antes que el amor me mate” (Prima che l’amore mi uccida) ha vinto un premio internazionale a Genova nel 2015. Per la manifestazione ogliastrina ha scelto di titolare il suo murale “Campesina”, un omaggio alla donna nella sua interezza.

Tra gli artisti arrivati da ogni parte dell’Isola anche l’orgolese Teresa Podda. Per lei un gradito ritorno. Era stata la muralista barbaricina a inaugurare nel lontano 1992 la stagione dei murales a Loceri con un’opera dedicata al soldato Ferdinando Podda, medaglia d’oro alla memoria, scomparso durante la Grande guerra. “Per me è stata una grande emozione tornare dopo tanti anni  e ritrovare l’opera integra” ha commentato Podda  che ha partecipato con due lavori.  Con la sua opera dal titolo”Parede” è stata proclamata vincitrice dalla giuria di qualità nella sezione opere da studio, mentre col murale “Ammentos” è rimasta nel solco della tradizione dando maggiormente risalto allo scritto. E poi ci sono i loceresi, che hanno concesso i muri delle loro case per abbellire il paese.

Zia Amelia Bua, 75 anni ben portati, onorando la proverbiale ospitalità ogliastrina, ha invitato a pranzo l’artista che ha lavorato nella facciata della sua casa. E come lei tanti altri. Superando la diffidenza nei confronti dell’arte contemporanea, alla fine  si è sciolta in un giudizio più che lusinghiero. “A primo impatto sono rimasta un pò perplessa, poi alla fine devo dire che il murale mi è proprio piaciuto” racconta la donna affacciata alla finestra.

La premiazione ha sancito la vittoria ex aequo per Mauro Patta, artista di Atzara trapiantato da anni a Firenze, e Angelo Lai di  Siniscola. La giuria popolare ha premiato il collettivo “Latte e caddargiu”. Soddisfazione è stata espressa da Cristina Deiana, assessore alla Cultura nella giunta Uda. “Certo il tempo ci ha penalizzato ma – commenta Deiana – la manifestazione è riuscita al di la delle nostre aspettative. Per il futuro ci sono notevoli margini di miglioramento”.

 

 

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