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Cadono i divieti a Baccasara. La rabbia dei commercianti

zona industriale, Tortolì

zona industriale, Tortolì

Commercianti sul piede di guerra, a causa di una delibera, la numero 51 del 20 marzo 2014, approvata dal commissario Vincenzo Basciu, che prevede l’incremento delle superfici di vendita del 20%, nei locali di Baccasara.

 

La modifica dell’art.14 del piano commerciale proprio non va giù ai commercianti del centro. Confesercenti e Ascom, chiedono ora un incontro con i futuri nuovi candidati. E tra i negozianti si vocifera anche un possibile ricorso al TAR.

 

E mentre nella zona industriale aprono nuove attività, nel centro storico, sono sempre più quelle che abbassano le saracinesche, a causa dei costi elevati degli affitti dei locali.  Per i titolari delle botteghe nel cuore di Tortolì, questa delibera darà il via a scenari nefasti  che porteranno al progressivo svuotamento del centro storico.  “Noi abbiamo investito nel Corso Umberto, abbiamo fatto tanti sacrifici, – commentano i titolari del negozio Deiana Sport – pagando il doppio se non il triplo, di quanto avremmo speso per un locale in zona industriale. Così si utilizzano due pesi e due misure”.

 

Nella zona industriale infatti i terreni costano molto meno, anche perché non esistono oneri di urbanizzazione.

 

Ma facciamo un passo indietro. Il commissario Basciu, con l’approvazione di  tale delibera ha dato risposta ad un’istanza presentata nel mese di febbraio da 15 imprenditori del cosiddetto comparto 4 A, sito in zona industriale, che chiedevano una revisione del piano commerciale. Nello specifico con questa modifica viene abrogata parte dell’art 14, ovvero  tali aziende potranno destinare il 70% della superficie lorda ad attività di vendita, anziché il 50% come invece prevedeva la norma del 2009.

 

I malumori. I rappresentanti delle imprese e del commercio (Confesercenti e Ascom) hanno espresso parere contrario ma risultato comunque non vincolante, alla revisione dell’art. 14. Spiega Maria Grazia Tegas referente Ascom: “ciò che dobbiamo fare ora è sensibilizzare i futuri candidati a prendere in mano la situazione. L’unica strada da percorrere è quella di una programmazione seria sul territorio, con criteri ben definiti che passano attraverso l’uso corretto del territorio, non per accontentare interessi individuali. La nuova amministrazione dovrà prendere una decisione, stiamo organizzando un incontro anche col centro commerciale naturale per discuterne.”

 

Dello stesso parere Gianni Piroddi, presidente Confesercenti Ogliastra: “Lo scenario che si prospetta è terrificante, un regime di concorrenza sleale, che porterà ad uno spopolamento del centro. Inoltre la situazione dei parcheggi a pagamento e un multipiano ancora chiuso ( per il quale sono stati spesi centinaia di migliaia di euro, ndr), porta i potenziali clienti a non fermarsi non trovando posteggio. Chiediamo un incontro con i futuri candidati,  è necessario prendere in  mano la delibera e rivedere il piano commerciale, vogliamo delle garanzie.”

Intanto si fa sempre più insistente l’ipotesi di molti commercianti di un ricorso al Tar.

 

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