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Attilio Piras a Jerzu, presenta il suo programma per l’Ogliastra

Prosegue il tour elettorale dell’imprenditore Attilio Piras che ieri in tarda serata ha incontrato i cittadini del nord Ogliastra, a Jerzu, presso il “Rifugio d’Ogliastra”. Di fronte ad una nutrita platea, il candidato del Partito dei Sardi, ha esposto i punti salienti del suo programma.

 

L’amministratore del gruppo Edil Piras, di origine arzanese, ma redisente a Tortolì dall’età di quattro anni, ha aperto così il suo discorso di presentazione agli elettori della valle del Pardu: “In questi anni ho fatto sempre politica sotto traccia, ora è arrivato il momento di scendere in campo. Ho visto quello che sta accadendo in ogliastra, e posso dire che è qualcosa di devastante, il nostro territorio è stato trasformato in un deserto. Ci sono milioni di euro nel cassetto mai utilizzati, pensiamo ai nove milioni per la SP27. L’Ogliastra è un posto fatto di gente che ha tanta voglia di lavorare ma non ha lavoro. E’ come se fossimo dentro un lago di acqua dolce e  stessimo al contempo morendo di sete. Viene da chiedersi: i nostri amministratori dove erano in questi anni?”.

 

Il programma. Punto centrale per Attilio Piras è risolvere la questione viabilità e trasporti.  “Fondamentale è appaltare subito i  lavori sulla sp 27 Tortolì- Villagrande, l’orientale sarda, la 389,  la 198, e la progettazione del traforo Urzulei- Dorgali che permeterebbe di uscire dall’isolamento storico dell’Ogliastra – ha spiegato il candidato- è inoltre necessario, trovare una soluzione definitiva per il porto e l’aeroporto. Altro fattore imprescindibile è il rilancio del consorzio industriale, indispensabile per l’economia delle imprese locali.”

 

Non sono mancati poi i riferimenti anche alla necessità di semplificazione della burocrazia, del piano casa, e l’abbattimento del patto di stabilità.  L’impegno del candidato è rivolto anche e soprattuto ai giovani: “mi impegnerò affinchè  i nostri ragazzi  possano esaudire i propri sogni qui a casa loro, e non siano invece costretti ad emigrare.”

 

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