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Pistole ai vigili urbani di Tortolì. Il consiglio comunale approva

Il controverso regolamento comunale sull’armamento della Polizia Municipale di Tortolì è stato approvato all’unanimità dalla maggioranza e respinto con sei voti contrari dal gruppo Pd più il voto dell’ex assessore Pierpaolo Cau, seduto fra il banco della minoranza.

 

Si prospettava un consiglio comunale col botto, quello che si è tenuto ieri nell’aula consiliare di via Mameli. E così è stato, almeno in parte. La seduta civica iniziata alle diciannove, aveva come argomento principe la tanto criticata proposta della maggioranza di armare i vigili  urbani. Ci si aspettava anche la discussione dell’altro tema caldo della settimana: la questione aeroporto, che vede spaccata in due la maggioranza. Con l’assessore Paolo Stochino (che non era presente in aula) preso di mira dai suoi colleghi di giunta e maggioranza per alcune dichiarazioni sul futuro della pista. Chi si attendeva botte da orbi sui due argomenti  è rimasto a bocca asciutta. Il sindaco Mimmo Lerede è volato via non appena discusso l’ultimo punto all’ordine del giorno, così il presidente Monica Melis ha rinviato l’argomento ad un eventuale prossimo consiglio comunale.

 

A prendere parola sull’armamento degli agenti di polizia municipale  è stato l’assessore Marcello Ladu che ha spiegato i punti salienti della proposta di dotare i vigili di un’arma. “Il regolamento –  ha detto l’assessore con delega al traffico – si adegua al decreto del presidente della Regione del 2012, ed è stato adottato già in altri comuni. Oggi siamo qui solo per approvare il regolamento comunale ma non tutti vigili saranno armati, solo uno per squadra. A Tortolì è necessario questo provvedimento, sono cambiate certe condizioni, sono aumentate le competenze dei vigili, per esempio, in termini di reati ambientali ed edilizi. Molti di loro sono già stati vittime di atti di violenza”.

 

Le polemiche non hanno tardato ad arrivare. Il consigliere Ennio Mascia (PD) si è chiesto se fosse realmente necessario e quanto sarebbe venuto a costare per le casse del comune. Per Giovannina  Busia (PD) approvare questo regolamento significa “non avere fiducia nei cittadini”. “Non si è mai visto – ha detto il consigliere di minoranza- neanche in altri comuni in tempi molto caldi. Per questo motivo non vedo il motivo di armare i vigili e tantomeno di avere una guardia armata di fronte al Municipio. La sicurezza ce la garantiscono le altre forze dell’ordine, si tratta di una scelta inutile, non ha ragione d’essere. Per questo motivo votiamo contro”.

 

Per Ladu, invece, questo nuovo servizio avrà anche un vantaggio economico: il costo dell’armamento dei vigili sarà di 9 mila euro e permetterà un risparmio di 20 mila euro. Denaro  che attualmente il comune paga per il servizio di vigilanza di fronte al palazzo municipale per tre ore al giorno.

 

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