ogliastra.vistanet.it

Ripascimento abusivo: Mazzella di nuovo alla sbarra

Vistanet Ripascimento abusivo: Mazzella di nuovo alla sbarraIl ripascimento costiero artificiale è un’azione molto delicata e complessa, che prevede l’azione di riporto di volumi di sabbia ad un determinato sito, purché abbiano le stesse peculiarità in materia di colore, granulometria e materiali. Oltre a queste norme di carattere scientifico ( che spesso non vengono rispettate come nel noto e scandaloso caso del Poetto cagliaritano) devono essere tenute in debito conto anche quelle di carattere giuridico. A questo proposito Tortolì è finita anni fa nell’occhio del ciclone: infatti il ripascimento della scogliera di Cala Moresca avvenne, per volontà dell’imprenditore Giorgio Mazzella, senza il ( fondamentale) nulla osta paesaggistico. E si trattava di centinaia di metri cubi di sabbia. Questa iniziativa, aveva giustamente sollevato nel 2006 le proteste di un comitato spontaneo di cittadini, il «Comitato per Arbatax», preoccupati del fatto che l’ecosistema marino potesse subire gravi conseguenze a causa del ripascimento irregolare. Mazzella fu così citato in giudizio. Oggi l’inchiesta, che aveva tanto fatto discutere, si assesta sulle ultime battute. Il pm Daniele Rosa ha infatti, nei giorni scorsi, richiamato in tribunale tutte le persone coinvolte. Da una parte il Comune di Tortolì, costituitosi parte civile e che chiede il risarcimento dei danni ambientali per bocca dell’avvocato Mario Cannas. Dall’altra, l’imperatore del turismo ogliastrino Giorgio Mazzella e altre nove persone legate a tale vicenda giudiziaria: i rappresentanti legali delle società che gestiscono i villaggi di Mazzella, il manutentore, i direttori delle strutture e il rappresentante dell’azienda che ha trasportato la sabbia incriminata. Una vicenda che ha giustamente sollevato un acceso dibattito politico e ambientale, della quale seguiremo le sorti.

Exit mobile version