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Liberato il boss Brusca, fece uccidere Falcone e un bambino figlio di un pentito

Giovanni Brusca è libero. L’uomo che ha fatto uccidere Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta, che ha fatto sciogliere nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo non si trova più in carcere.

Il fedelissimo di Salvatore Riina, noto “scannacristiani”, ora pentito, dopo aver collaborato con la giustizia e ammesso diversi crimini, ha ammesso le sue colpe, ed è stato scarcerato.

 

Brusca ha confessato di aver coordinato i preparativi della strage in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta. Ha confessato numerosi delitti e ha ammesso le sue responsabilità nel rapimento e nell’uccisione di Giuseppe Di Matteo, il figlio tredicenne del collaboratore Santino Di Matteo.

 

Per la sua liberazione sono stati applicati i benefici previsti per i collaboratori “affidabili”. Il boss sarebbe stato scarcerato nel 2022. Ma la pena si è ancora accorciata per la “buona condotta”.

 

“Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso. Ogni altro commento mi pare del tutto inopportuno”, ha detto Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone. “La stessa magistratura – ha spiegato Maria Falcone – in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle sue rivelazioni, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili torni libero a godere di ricchezze sporche di sangue”.

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