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L’Abruzzo decide da solo di uscire dalla zona rossa e sfida il Governo

Marco Marsilio, governatore dell’Abruzzo decide da solo di uscire dalla zona rossa e firma l’ordinanza per il rientro della regione in zona arancione. Il provvedimento ha efficacia dal momento della sua pubblicazione, cioè già da domani. E il governatore tira dritto: “Lunedì negozi aperti”.

Ma il governo è contrario ed è pronto a una lettera di diffida: “L’Abruzzo deve aspettare mercoledì o sarà responsabile dei contagi”. L’Abruzzo è l’unica regione ad essere ancora rossa. “La cabina di regia che monitora i dati di tutte le Regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è prevista per mercoledì, non per lunedi”, spiegano ancora le fonti della maggioranza, ribadendo che l’esecutivo non ha dato il via libera all’anticipazione programmata dal presidente Marsilio. Se la richiesta non verrà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la Regione.

Nel caso in cui il presidente abruzzese dovesse fare marcia indietro bloccando l’ordinanza da lui firmata per il passaggio di colore, solo da mercoledì l’Italia si avvierà a una nuova fase: nessuna Regione sarà più in lockdown. E con la ripartenza di negozi e centri commerciali che riaprono ovunque, entra nel vivo lo shopping delle feste a ridosso del Natale. Se con il ritorno al giallo di Emilia Romagna, Friuli, Marche Puglia e Umbria i bar tolgono i sigilli ai tavolini, in Campania, Toscana, Alto Adige, Abruzzo e Bolzano i negozianti rialzano dopo settimane le saracinesche grazie al passaggio all’arancione.

Intanto domani è previsto un nuovo incontro tra governo e regioni, in questo caso sul piano vaccini. È stato convocato per le 18 dal ministro per i rapporti con le Regioni, Boccia. Ci saranno anche quello della Salute Speranza e il commissario Arcuri.

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