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La Xiaomi usa una foto con una maschera sarda per il lancio del nuovo telefono

La foto del Boe per il lancio dello Xiaomi 15 Pro

La foto del Boe per il lancio dello Xiaomi 15 Pro

La Xiaomi usa una foto con una maschera sarda per il lancio del nuovo telefono.

Per il lancio del nuovo Xiaomi 15T Pro è stata usata la foto di un Boe, tipica maschera del carnevale di Ottana, insieme ai merdules.

Il fascino misterioso della Sardegna conquista l’innovazione: Xiaomi lancia il nuovo smartphone con la maschera del boe di Ottana.

Una delle tradizioni più antiche e affascinanti della Sardegna è volata fino in Cina per incontrare il mondo dell’alta tecnologia. Xiaomi Corporation, l’impresa multinazionale cinese leader nell’elettronica di consumo, con sede a Pechino e fondata nel 2010 da Lei Jun, ha scelto l’immagine di un Boe, la tipica maschera del carnevale di Ottana, per la presentazione ufficiale del suo nuovo smartphone di punta, lo Xiaomi 15T Pro.

La notizia è stata accolta con grande orgoglio dall’Associazione culturale Boes e Merdules, che l’ha prontamente riportata sui social media insieme allo scatto utilizzato dalla multinazionale. L’associazione ha condiviso con entusiasmo che «uno scatto dei Boes e Merdules è stato selezionato per la presentazione ufficiale del nuovo Xiaomi 15T Pro!», celebrando questo «momento speciale in cui la nostra tradizione incontra l’innovazione tecnologica».

Il Carnevale di Ottana è annoverato tra i carnevali tipici della tradizione barbaricinia e tra i più conosciuti in tutta la Sardegna e in tutta Italia, proprio per il profondo significato culturale delle sue maschere. I Boes e i Merdules rappresentano la lotta ancestrale tra l’istinto animalesco e la ragione umana, un dualismo messo in scena attraverso furiose risse coreografiche. Nelle esibizioni, il Boe viene inseguito, frustato e catturato dal Merdule.

I Boes indossano sul volto una maschera, la caratza in sardo, che riproduce le fattezze di un bue, da cui il loro nome. Queste maschere sono prevalentemente realizzate in pero selvatico e spesso adornate con decorazioni, tra cui il celebre fiore della vita, simbolo di prosperità, speranza e buon auspicio. L’abbigliamento del Boe è completato da pelli di pecora bianca e da un pesante grappolo di campanacci a tracolla, detti anche Su Erru o Su Sonazos, dal peso che può raggiungere i circa 30 kg. I Merdules, che sono propriamente “i guardiani dei buoi”, cercano invece di comandare i boes durante tutta la sfilata. Essi sono anch’essi coperti di pelli di pecora, solitamente bianca, sebbene sia abbastanza raro vederle nere, e indossano una maschera di colore nero che ha le fattezze del volto di un vecchio uomo deforme, brutto e con una bocca ghignante. Il loro strumento di controllo è Su Matzuccu, un bastone col quale richiamano a sé i Boes, o Sa Soca, una fune di cuoio che provano a usare per addomesticarli, creando un’immagine potente che ha evidentemente affascinato il colosso dell’elettronica mondiale.

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