Una decisione che fa discutere. Il Tribunale di Nuoro ha ammesso alla messa alla prova il giovane accusato di aver aggredito a calci Alex, un cane anziano, quasi cieco e sordo, durante i festeggiamenti per San Raimondo a Bono (provincia di Sassari) il 1° settembre 2024.
Secondo la disposizione del giudice, l’imputato dovrà prestare attività presso il Comune di Esporlatu e versare alla LAV un risarcimento simbolico di 100 euro. L’udienza di verifica dell’esito della messa alla prova è fissata per il 29 settembre 2026.
Dall’aggressione alla morte di Alex – Pochi minuti dopo l’aggressione, Alex, probabilmente stordito e disorientato, tentò di attraversare la strada e venne investito accidentalmente da un’auto. Soccorso immediatamente e trasferito in clinica, non sopravvisse e morì pochi giorni dopo.
Le telecamere di sorveglianza hanno documentato la violenza. A seguito della denuncia della responsabile della sede LAV di Sassari, i Carabinieri riuscirono a identificare il responsabile, poi accusato di maltrattamento di animali.
La LAV, costituitasi parte civile, aveva contestato con fermezza l’applicazione della messa alla prova, ritenuta una misura sproporzionata rispetto alla gravità del fatto. «La morte di Alex non può essere dimenticata – dichiara Alessandra Ferrari, responsabile area Animali Familiari LAV –. È nostro dovere dare voce a chi non può difendersi e pretendere giustizia. Contestiamo con decisione la messa alla prova: una pena del tutto inadeguata alla sofferenza inflitta. Di fronte a maltrattamenti e uccisioni servono condanne effettive, non scorciatoie che minimizzano la violenza».
L’associazione animalista ha ribadito che continuerà a seguire da vicino il procedimento e a battersi perché episodi simili non vengano ridimensionati, chiedendo pene proporzionate alla gravità delle violenze sugli animali.