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L’incendio a Punta Molentis è doloso: trovati gli inneschi, proseguono le indagini

Incendio Punta Molentis PH Cristian Mascia

L’incendio che ha distrutto oltre cento ettari di vegetazione nella zona di Punta Molentis, a Villasimius, è con ogni probabilità di origine dolosa. Le indagini in corso da parte del Corpo forestale hanno già portato alla scoperta di elementi compatibili con uno o più inneschi intenzionali.

Le fiamme, particolarmente violente, hanno messo in pericolo centinaia di persone intrappolate in spiaggia e hanno causato la distruzione di numerose automobili. Il calore sprigionato ha raggiunto temperature estreme, superiori ai 1000 gradi, tanto da fondere il metallo e rendere l’area irriconoscibile. Il fuoco si è propagato a una velocità impressionante, mettendo a rischio l’incolumità di chiunque si trovasse nei paraggi. Solo il tempestivo intervento di vigili del fuoco, Corpo forestale, Guardia costiera e altre forze operative ha evitato conseguenze ben più gravi.

Oltre al rogo di Villasimius, le autorità stanno indagando anche su un altro incendio verificatosi a Villacidro, nel Medio Campidano. In questo caso si ipotizza un’origine accidentale, forse provocata da una scintilla generata da un cavo elettrico.

Nel frattempo, a causa della situazione critica che coinvolge vaste aree della Sardegna, è stato convocato un vertice urgente nella sede dell’assessorato regionale all’Ambiente. Alla riunione hanno preso parte prefetti, viceprefetti, i vertici del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e dell’agenzia Forestas. È stato attivato un tavolo tecnico operativo con l’obiettivo di potenziare le indagini, offrire supporto al lavoro investigativo in corso e valutare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori forze dell’ordine o reparti militari.

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