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In Sardegna c’è un monastero che offre ospitalità (ed è bellissimo): sapete dove si trova?

Chiesa S.P.Sorres PH https://www.sorres.it/

Chiesa S.P.Sorres PH https://www.sorres.it/

Avete mai pensato di trascorrere qualche giorno immersi nel silenzio, lontani dal frastuono del mondo, dal traffico e dalla frenesia quotidiana? Se la risposta è sì, potreste essere pronti per un’esperienza davvero fuori dal comune: una vacanza in convento. Non parliamo di un semplice soggiorno alternativo, ma di un vero e proprio viaggio dentro sé stessi, alla ricerca di pace, meditazione e autentica connessione con la natura e con la spiritualità.

Questa forma di turismo, nota come “turismo religioso”, sta vivendo una nuova giovinezza. Sempre più persone, alla ricerca di un ritmo di vita più umano e consapevole, scelgono di abbandonare i circuiti turistici tradizionali per soggiornare in conventi, abbazie e monasteri. In Italia, terra ricca di spiritualità e di luoghi sacri, le strutture che offrono questo tipo di ospitalità sono numerose. Ma in Sardegna, la scelta è molto più esclusiva: esiste un solo monastero che apre le porte ai visitatori, e si trova in un angolo affascinante e poco conosciuto dell’isola.

Il Monastero di San Pietro di Sorres, situato a Borutta, in provincia di Sassari, è un luogo sospeso nel tempo, posato su un colle di origine vulcanica nella regione del Meilogu. La basilica, accanto al monastero, è un capolavoro di architettura romanico-pisana risalente al XII secolo. Un tempo fu la cattedrale della diocesi di Sorres, oggi scomparsa, ma dopo secoli di abbandono e decadimento, il sito ha ritrovato nuova vita grazie alla presenza dei monaci benedettini, che vi si stabilirono nel 1955.

Quello che rende unico questo monastero non è solo la sua storia millenaria o la bellezza sobria della basilica, ma la vita spirituale e culturale che oggi vi si respira. I monaci, oltre a seguire la regola benedettina, si dedicano a un’attività raffinata e preziosa: il restauro di libri antichi, una pratica che coniuga pazienza, arte e sapere tramandato con cura.

L’ospitalità del monastero è semplice, in linea con i valori della sobrietà monastica, ma attenta e accogliente. Le 23 camere con bagno sono a disposizione di chiunque voglia fare un’esperienza di raccoglimento, anche solo per qualche giorno. I pasti — colazione, pranzo e cena — sono inclusi e consumati in condivisione, in un clima di rispetto e silenzio. I visitatori sono invitati, ma non obbligati, a partecipare alla vita spirituale quotidiana, con momenti di preghiera, meditazione e ascolto.

È possibile anche fermarsi solo per un pranzo, previa prenotazione, fino a un massimo di 80 coperti. Un’opportunità unica per conoscere da vicino un luogo carico di significato, anche solo per una giornata.

In un’epoca in cui la parola “vacanza” è spesso sinonimo di movimento, folla e stimoli continui, scegliere di fermarsi in un monastero significa fare un piccolo atto rivoluzionario. Significa scegliere il silenzio, il tempo lento, la riflessione. San Pietro di Sorres non è solo una meta: è un invito. A rallentare, ad ascoltare, a ritrovarsi.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni, potete visitare il sito ufficiale del monastero. Ma prima, fermatevi un istante e chiedetevi: di cosa ho veramente bisogno? Se la risposta è “pace”, allora questo luogo vi aspetta.

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