Oltre 10mila persone hanno invaso lo scorso weekend il Parco della Musica di Cagliari per la 14ª edizione de La Grande Jatte, l’evento steampunk e vittoriano più affascinante della Sardegna. Quest’anno il tema era “The Great Fair”, la fiera ottocentesca, e il parco si è trasformato in un grande quadro vivente tra abiti d’epoca, picnic sotto le stelle, artisti del fuoco, trampolieri, giochi antichi e balli accompagnati da musica dal vivo. Un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di incantare appassionati e curiosi di tutte le età.
Ma tra le atmosfere retrò e i dettagli impeccabili, una storia in particolare ha scaldato i cuori dei partecipanti: quella tra Emanuela Pes e Fabio Brindonia. I due si sono incontrati proprio durante l’edizione del 2019 della Jatte, che fu per loro il primo appuntamento. Da allora, non si sono più lasciati. Edizione dopo edizione, la coppia è tornata a vivere insieme quell’incanto che li ha fatti innamorare, rendendo l’evento un appuntamento irrinunciabile anche per la loro storia personale.
“Grazie, Grande Jatte, dal profondo del nostro cuore per l’emozione che ogni anno ci regali. Ti saremo sempre grati,” scrive Emanuela, in un messaggio carico di affetto e gratitudine. “Oggi, 2 giugno, festeggiamo il nostro sesto anno d’amore iniziato proprio nella magica atmosfera che si prova solo qui. Quest’anno, il Duca e la Duchessa (nella prima giornata) e gli Ufficiali della Marina britannica steampunk (nella seconda) raccontano un amore di quest’epoca, ma in un’altra epoca! Raccontano che l’uniforme rappresenta unione, appartenenza, identità, tradizione, raccontano noi.”
Dietro quei costumi curati nei minimi dettagli, c’è anche il racconto di una passione coltivata nel tempo, fatta di creatività, fantasia e impegno: “Raccontano l’arte, l’amore, il cucito — quello stesso cucito che fin da ragazzina mi ha sempre appassionato. Ecco cosa rappresenta per me, per noi, la Grande Jatte: è esprimere sé stessi.” Un pensiero accompagnato da un ringraziamento sentito a fotografi e partecipanti: “Grazie per tutti gli scatti bellissimi!”.
Ma la Jatte non è solo un evento spettacolare, è anche un’esperienza collettiva fatta di relazioni, inclusività e condivisione. Lo dimostra il progetto Steampunk e Inclusività, curato da Tania Cancedda e Claudia Cabitza, che promuove l’integrazione delle persone con disabilità attraverso l’arte e la personalizzazione delle protesi. Con il suo spirito libero e coinvolgente, La Grande Jatte continua a unire estetica, storia, attualità e — come nel caso di Emanuela e Fabio — anche amore.