Site icon cagliari.vistanet.it

Sardegna, 25 aprile tra sobrietà e polemiche: a Cagliari in migliaia per celebrare la Liberazione

25 aprile a Cagliari

25 aprile a Cagliari

Migliaia di persone stanno animando le vie di Cagliari per celebrare l’anniversario della Liberazione. L’edizione 2025 del 25 aprile è stata all’insegna della sobrietà, per rispetto del lutto nazionale dopo la morte di Papa Francesco, ma anche di forte partecipazione civile.

Senza banda musicale, ma con le voci e i cori che hanno fatto vibrare la città, il corteo ha cantato “Bella ciao” e attraversato il centro da piazza Garibaldi fino a piazza del Carmine, passando per i luoghi simbolo della memoria: il Monumento ai Caduti, le piazze dedicate ad Antonio Gramsci ed Emilio Lussu, e la storica casa dello stesso Lussu in piazza Martiri.

Due anime in una sola manifestazione: da un lato il ricordo della Resistenza, dall’altro le istanze contemporanee contro guerre e repressioni. Slogan per la Palestina, striscioni contro ogni forma di oppressione, e un messaggio forte: la libertà va difesa ogni giorno.

Tra i presenti, il sindaco Massimo Zedda, l’assessora Barbara Manca e il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini.

Il sindaco Zedda ha sottolineato l’importanza della giornata: «Il 25 aprile è un appuntamento irrinunciabile per ricordare la nostra storia. Questa giornata è anche monito e insegnamento per il presente e il futuro del nostro Paese. Anche quest’anno siamo in piazza per rivendicare i diritti acquisiti dopo tanto impegno e sangue versato da chi c’era prima di noi. È nostra responsabilità non dare per scontato un valore universale come la libertà, purtroppo ancor oggi minacciato. La buona politica deve continuare a essere portavoce e portatrice di pace in Europa, in Ucraina, in Palestina e in tutti quei luoghi dove si muore».

Una giornata intensa, tra ricordo e attualità, che ha visto Cagliari farsi ancora una volta portavoce di una memoria viva e combattiva.

Exit mobile version