Site icon cagliari.vistanet.it

Trovata in Sardegna un’impronta di “gattosauro”: real or fake? Ce lo svela il geologo Luigi Sanciu

fossile

Foto del geologo Luigi Sanciu

Un fossile insolito tra le rocce calcaree di Capo Caccia, ad Alghero, ha catturato l’attenzione del geologo Luigi Sanciu: a prima vista, ricorda l’impronta fossilizzata di un piccolo felino. Ma la realtà è ben diversa. «Non si tratta di un’impronta lasciata da un “gattosauro”, come potrebbe sembrare – ironizza Sanciu in seguito al ritrovamento dell’impronta del dinosauro in Ogliastra – ma del resto di un rudista, un antico mollusco marino appartenente alla famiglia dei bivalvi, imparentato con le attuali cozze e vongole».

Foto del geologo Luigi Sanciu

I rudisti vissero nei mari poco profondi durante l’Era Mesozoica, la stessa dei dinosauri, formando colonie nei fondali tropicali dell’epoca. «Oggi quei fondali si sono trasformati nei calcari della Nurra e di molte altre zone della Sardegna», aggiunge il geologo.

Il fossile, ben conservato e dalle dimensioni contenute (circa 4 cm), rappresenta un’ulteriore testimonianza della ricchezza geologica e paleontologica dell’area di Capo Caccia, tra le più affascinanti della Sardegna per chi cerca tracce del passato remoto dell’isola.

«Queste scoperte – conclude Sanciu – ci ricordano quanto il paesaggio attuale sia frutto di milioni di anni di storia naturale. Ogni fossile racconta una parte di quella lunga trasformazione».

Exit mobile version