Questa mattina, lunedì 27 gennaio, il calciatore Radja Nainggolan è stato arrestato in Belgio e si trova attualmente sotto interrogatorio. La notizia è stata riportata dalla stampa locale, che riferisce di accuse legate al traffico internazionale di cocaina. Nel corso della mattinata, sono state effettuate 30 perquisizioni tra Anversa e Bruxelles nell’ambito di un’indagine di ampio respiro.
Un portavoce della procura belga ha confermato all’AFP il coinvolgimento del centrocampista, 36 anni, recentemente tornato alla ribalta dopo il ritiro dall’attività agonistica. Secondo il comunicato ufficiale, l’indagine, diretta da una giudice istruttrice di Bruxelles, riguarda presunti episodi di importazione di cocaina dal Sud America verso l’Europa, con il porto di Anversa come snodo cruciale, e la successiva distribuzione della droga in Belgio. Il numero esatto di sospetti arrestati non è stato ancora reso noto. La procura ha assicurato che ulteriori dettagli saranno forniti al termine degli interrogatori e dopo che i sospettati saranno stati ascoltati dalla giudice.
Nainggolan, nato ad Anversa, è stato un ex nazionale belga con 30 presenze e sei gol all’attivo con la maglia dei “Diavoli Rossi”. Dopo una carriera che lo ha visto protagonista in club italiani come Cagliari, Inter e Roma, il calciatore era rimasto senza squadra dall’estate scorsa. Tuttavia, la scorsa settimana aveva firmato un contratto con il Lokeren, club di seconda divisione belga, segnando subito un gol al debutto in una partita terminata 1-1.
Il ritorno in Belgio di Nainggolan risale all’estate del 2021, quando si unì al Royal Antwerp. Tuttavia, la sua esperienza con il club si era conclusa all’inizio del 2023, in seguito a comportamenti considerati inappropriati dalla società. L’arresto di oggi getta un’ombra sulla figura del talentuoso centrocampista, la cui carriera è stata spesso segnata da episodi controversi dentro e fuori dal campo.