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I paesi più belli della Sardegna: Santu Lussurgiu, un borgo agropastorale immerso tra boschi, sorgenti e tradizioni millenarie

Santu Lussurgiu

Santu Lussurgiu

I paesi più belli della Sardegna: Santu Lussurgiu, un borgo agropastorale immerso tra boschi, sorgenti e tradizioni millenarie.

Se desiderate trascorrere dei giorni di puro relax, immersi tra boschi rigogliosi, aria salubre e sorgenti di acque freschissime, il borgo di Santu Lussurgiu è la destinazione ideale. Situato sul versante sud-orientale del Montiferru, a circa 500 metri di altitudine, questo piccolo centro incanta in ogni stagione con la sua atmosfera autentica e la sua bellezza senza tempo. Tra le sue strette vie acciottolate e le antiche case di pietra, si respira un’anima agropastorale che affonda le radici in epoche lontane, dalla preistoria al Medioevo.

Grazie alla sua posizione strategica, a metà strada tra Oristano e Bosa, Santu Lussurgiu è un luogo dove natura, storia e cultura si intrecciano perfettamente. La sua storia millenaria è legata anche a episodi significativi, come la Rivoluzione Francese, quando il borgo fu scelto come rifugio da nobili e letterati sostenitori degli ideali rivoluzionari. Questo spirito progressista si manifestò anche nella lotta al fianco di Giovanni Maria Angioy contro il Regno Sardo-Piemontese, un segno indelebile della sua identità.

Il centro di Santu Lussurgiu

Tra i suoi tesori spicca la frazione di San Leonardo di Siete Fuentes, un antico borgo medievale in parte abbandonato, incastonato in una foresta incantata. Qui, la bellissima chiesa romanica e le celebri fonti di acque oligominerali aggiungono ulteriore fascino a un luogo che sembra uscito da un’altra epoca. A completare il quadro ci sono le domus de janas, le tombe di giganti e i nuraghi che punteggiano il territorio circostante, testimoni delle sue profonde radici neolitiche e nuragiche.

Il borgo stesso è un capolavoro di architettura e tradizione: strette vie lastricate che si snodano tra le case in pietra basaltica e tufo, con architravi antichi, porte decorate e caratteristici batacchi. Passeggiando per i suoi rioni, potrete scoprire botteghe artigiane dove ancora oggi si lavorano tappeti, coltelli e attrezzature per cavalli, animali quasi venerati in questa regione. Non è un caso che ogni giugno il borgo ospiti la Fiera Regionale del Cavallo, conosciuta come Cavallinfiera, un evento imperdibile per gli amanti di questi nobili animali.

Anche le tradizioni si fondono perfettamente con la cultura del luogo. Durante il Carnevale, Santu Lussurgiu si anima con sa Carrela ‘e nanti, una spettacolare corsa a cavallo su una strada sterrata che attraversa il centro del paese. Preceduta dai Cantigos in Carrela, esibizioni di canti secolari, questa festa è un inno alla vitalità e alla convivialità, con le cantine aperte che offrono vino locale a tutti i partecipanti. Da non perdere è anche il museo della tecnologia contadina, ospitato in una casa padronale del Settecento, dove potrete scoprire la storia e le tradizioni agropastorali del borgo.

Fiore all’occhiello del territorio è la natura che lo circonda: boschi di querce e castagni, colline popolate da cervi e mufloni e sorgenti che danno vita a torrenti e cascate, come s’Istrampu de sos molinos, un vero spettacolo della natura. L’anima agropastorale di Santu Lussurgiu si riflette anche nell’allevamento del famoso bue rosso, un prodotto d’eccellenza la cui carne, unica in Sardegna, viene fatta frollare per ottenere tagli di altissima qualità. Altro fiore all’occhiello sono il formaggio casizolu, sia fresco che stagionato, e l’acquavite, talvolta aromatizzata con erbe locali.

San Leonardo

 

Come arrivare a Santu Lussurgiu

Arrivare a Santu Lussurgiu è piuttosto semplice, grazie alla sua posizione strategica a metà strada tra Oristano e Bosa, nel cuore del Montiferru.

Se partite da Cagliari, percorrete la Strada Statale 131 fino al bivio per Paulilatino e proseguite sulla SP65. Il tragitto dura circa un’ora e mezza per coprire i 133 chilometri che separano la città dal borgo.

Da Oristano, invece, il percorso è più breve: bastano circa 40 minuti lungo strade panoramiche che attraversano colline e campagne, offrendo viste suggestive.

Per chi arriva da Alghero o dal nord dell’isola, il tragitto prevede il passaggio lungo la litoranea fino a Bosa, per poi deviare verso l’interno attraversando paesaggi montuosi e verdi. I collegamenti sono buoni, ma si consiglia di viaggiare in auto per apprezzare al meglio la bellezza dei dintorni.

Dove dormire a Santu Lussurgiu

L’accoglienza a Santu Lussurgiu è calda e familiare, con strutture ricettive che combinano tradizione e comfort moderni. Tra le opzioni migliori:

Hotel Antica Dimora del Gruccione
Situato in Via Michele Obinu, 31, questo incantevole hotel è ospitato in una tenuta del XVII secolo, perfettamente restaurata. Con i suoi muri a vista, i mobili d’epoca e le accoglienti aree lounge, l’Antica Dimora del Gruccione è il luogo ideale per un soggiorno rilassante. A conduzione familiare, offre un’atmosfera unica e una calda ospitalità. Telefono: 0783 552035.

Se preferite soluzioni più semplici, non mancano B&B caratteristici e case vacanza, dove potrete vivere a stretto contatto con gli abitanti del borgo, immergendovi nella loro quotidianità.

Dove mangiare a Santu Lussurgiu

La cucina di Santu Lussurgiu è un vero trionfo di sapori genuini, che celebrano le tradizioni agropastorali della zona. Tra i ristoranti più consigliati:

Ristorante dell’Antica Dimora del Gruccione
Anche per i pasti, questa struttura è una garanzia. Qui potrete gustare piatti della tradizione sarda preparati con ingredienti locali e di stagione. Da non perdere lo spezzatino di carne noto come “Su Ghisadu”, un’autentica esplosione di sapori che vi farà innamorare della cucina locale. Il tutto accompagnato da ottimi vini della zona.

Altri locali del borgo offrono specialità caserecce come il casizolu, un formaggio fresco o stagionato tipico del Montiferru, servito spesso con miele locale o pane carasau. Non dimenticate di assaggiare l’acquavite aromatizzata, un vero simbolo della tradizione artigianale del paese.

Casizolu

Cosa comprare a Santu Lussurgiu

Portare a casa un ricordo di Santu Lussurgiu significa immergersi nella sua tradizione artigianale e gastronomica. Tra i prodotti da acquistare:

Coltelli artigianali: Famosi per la loro qualità e lavorazione, sono oggetti unici e perfetti per chi ama la tradizione sarda.

Tappeti fatti a mano: Gli artigiani locali realizzano splendidi tappeti intrecciati secondo metodi antichi, un pezzo d’arte da esporre con orgoglio.

Formaggi e salumi: Il casizolu, in particolare, è una delle eccellenze del territorio. Perfetto per gli amanti dei prodotti caseari, è disponibile sia fresco che stagionato.

Dolci tipici: Provate le delizie come i pardulas o gli amaretti, ideali da condividere con amici e parenti al ritorno.

Acquavite: La produzione locale di questo distillato è famosa per la sua purezza e, in alcuni casi, per l’aromatizzazione con erbe selvatiche del Montiferru.

Conclusioni

Santu Lussurgiu è un gioiello nascosto nel cuore della Sardegna, capace di affascinare con la sua storia, le sue tradizioni e la bellezza incontaminata del suo territorio. Con strade acciottolate, case in pietra e un’accoglienza calorosa, questo borgo offre un viaggio indimenticabile tra natura e cultura. Perfetto per un weekend di relax o come tappa di un itinerario più lungo, Santu Lussurgiu saprà conquistarvi e lasciarvi un ricordo indelebile. Non resta che preparare le valigie e partire alla scoperta di questo luogo magico.

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