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«Torno sempre a casa»: Selene Tola, la content creator e biologa marina sarda che spopola sui social

Selene Tola

Selene Tola

«Ciò che dico sempre è che amo andare ovunque e vedere posti nuovi, ma amo anche tornare a casa. Non andrei mai via, sia perché amo la mia isola sia perché in un futuro non troppo lontano vorrei costruirmi una famiglia, proprio qua. Non immagino il mio futuro in nessun altro posto. Andare ovunque sì, ma tornare sempre a casa.»

Nata a San Gavino ma da sempre a Pabillonis, con un a laurea in Bio-Ecologia Marina e 150mila follower su TikTok, la 26enne Selene Tola racconta non solo l’Isola ma anche i suoi viaggi in giro per il mondo – ma sempre con la voglia di tornare a casa –, oltre che molto altro. Una delle perle della sua carriera, sia come content creator che come biologa marina, è sicuramente il suo soggiorno nelle Filippine accanto a Maria Paolucci.

Selene Tola

«Di questo mondo mi piace e non mi piace la stessa cosa: puoi essere chi vuoi. Mi piace perché, nel mio caso, ho deciso di essere me stessa al 100%: nessuna forzatura, chi mi conosce al di fuori dei social sa che sono esattamente così e sono onesta. Sono certa che il mio essere così onesta da una parte mi ripaga, perché le persone si fidano di me e apprezzano questa mia scelta, dall’altra sicuramente dal punto di vista lavorativo mi penalizza perché probabilmente tante aziende preferiscono affidarsi ad un’altra tipologia di creator. Non mi piace perché appunto, potendo essere chi vuoi, c’è sicuramente tanta falsità. Poi, ovviamente, tutti (me compresa) filtriamo i contenuti: si tende a far vedere il bello.»

Insomma, i social sono un’arma a doppio taglio ma, se si usano bene, come dimostra la Tola, sono un ottimo modo per aprirsi agli altri, mostrando i propri talenti.

Tutto inizia nel 2019, con l’acquisto di una GoPro.

Selene Tola

«Si potrebbe pensare che l’abbia acquistata per i miei video subacquei e per la mia passione per la biologia marina, ma in realtà l’avevo acquistata per fare dei video in un viaggio a Parigi (ancora non sapevo dell’esistenza di TikTok e non avevo neanche mai montato un video). Tornata dal viaggio, decido di provarla sott’acqua e mi si apre un mondo di cui, ignorantemente, non sapevo l’esistenza; o meglio, pensavo che per vedere fondali bellissimi e ricchi di vita dovessi per forza andare dall’altra parte del mondo. Ricordo perfettamente la prima volta che ho visto una medusa, la prima volta che ho visto un polpo, la prima volta che ho visto una murena e così via, e tutte le volte era come se avessi visto la cosa più incredibile del mondo. Così ho cominciato ad entrare in acqua sempre più spesso (e sempre più a lungo, tanto che ho iniziato a stare ore e ore dentro l’acqua e ogni volta mi davano per dispersa) e ho capito che dopo la triennale mi sarei sicuramente iscrivere in Bio-Ecologia Marina per proseguire gli studi. Ed è proprio durante il corso di studi in Bio-Ecologia Marina che, per la prima volta, ho apprezzato lo studio e non l’ho percepito come un obbligo. Avevo voglia di studiare e lo facevo estremamente volentieri, cosa assurda per me perché dalle scuole medie fino all’ultimo anno di triennale sono sempre stata quel tipo di studentessa “brava, ma non si applica”, facevo il minimo necessario per andare avanti.»

Giramondo, abbiamo detto, sebbene da pochi anni: «Ho sempre avuto il desiderio di viaggiare, ma da piccola, non avendone la disponibilità economica, non ho mai viaggiato: ho preso il mio primo aereo in quinta elementare per andare a Roma per una gita scolastica ed è stato l’unico per tanti anni. Tuttavia, mia nonna ogni tanto faceva dei viaggi all’estero e vedevo questa cosa con ammirazione, tant’è che mi ha portato con sé in Spagna quando avevo 12/13 anni e quella è stato la prima volta che ho preso una nave (ed è stata anche l’unica) e anche il mio primissimo viaggio all’estero. Nel 2017, parecchi anni dopo, ho preso il secondo aereo della mia vita per andare a Napoli e lì il desiderio di viaggiare si è fatto sempre più presente. Così negli anni successivi ho visitato diverse città italiane cercando dei voli a basso prezzo (una volta sono stata a Pisa con 10 euro andata e ritorno) e sono stata per la seconda volta all’estero, a Parigi appunto. A fine 2019 mia nonna ha deciso di portarmi in viaggio con sé per la seconda volta, stavolta in Tunisia, prima volta in un altro continente.»

E così si parte: Ungheria, Portogallo, Spagna, Filippine e Polonia.

«Sono stata due mesi in Portogallo per un Erasmus traineeship post laurea, dove oltre a mangiare, ho anche fatto un tirocinio sulla contaminazione da microplastiche nelle sardine in scatola presso il Ciimar a Matosinhos. Ma salta agli occhi il viaggio nelle Filippine, nato da una collaborazione con Maria Paolucci che mi ha voluto con sé sia come content creator che come biologa marina. Credo che sia stata la soddisfazione più grande della mia piccolissima “carriera” sui social.»

I contenuti sui social partono durante il lockdown, ma Tola ci mette un po’ prima di lasciarsi andare del tutto.

«Per paura del giudizio altrui mi limitavo a seguire dei trend, brevissimi video con delle scritte che puntavano all’approvazione altrui che probabilmente non mi rappresentavano neanche.»

A un certo punto, chiude addirittura il profilo perché teme la stia distraendo dagli studi… riprende, come prima e più di prima, poi.

Selene Tola

«Nel 2022 ho deciso di fare i primi video parlati raccontando alcuni aneddoti che pensavo potessero essere divertenti: questo mi permette di raggiungere qualche migliaio di persone. Alla fine dell’anno inizio a mostrare le matite che negli anni ho collezionato con mia mamma che destano subito interesse e curiosità, e in poco tempo raggiungo i 10 mila followers. Io non avevo intenzione di incentrare il mio account su TikTok sulle matite, ma è stato un argomento che mi ha permesso di sbloccarmi, di fregarmene del giudizio altrui e di iniziare ad essere me stessa. A inizio 2023 inizio a seguire una dieta dalla nutrizionista e decido di raccontare il mio percorso con ironia, ed è lì che ho trovato e sviluppato pian piano il mio modo di comunicare, che tutt’ora è in continua evoluzione. Parlo sempre di cibo, promuovendo un rapporto sano con esso e ho iniziato a parlare di viaggi con il mio format “Si può fare la dieta a…?”»

Appassionata di mare e di viaggi, abbiamo detto, ma sempre con il cuore nell’Isola.

«Quando sono lontana dall’isola devo dire che sono felice, curiosa e sempre entusiasta, ma solo perché so che poi tornerò a casa. Anche durante i miei due mesi in Portogallo sono stata molto felice, ma perché sapevo che sarebbe stato un tempo limitato che mi sono voluta godere al 100%, durante l’ultima settimana, invece, ero impaziente di tornare. Ciò che dico sempre è che amo andare ovunque e vedere posti nuovi, ma amo anche tornare a casa. Non andrei mai via, sia perché amo la mia isola sia perché in un futuro non troppo lontano vorrei costruirmi una famiglia, proprio qua. Non immagino il mio futuro in nessun altro posto. Andare ovunque sì, ma tornare sempre a casa.»

In pentola? Be’, molto bolle – anche alcuni progetti con Maria Paolucci. «Inoltre, per il 2025 voglio sicuramente riprendere il mio format Polp Fiction, spiegando argomenti di biologia marina con ironia.»

 

Ma non solo.

«Attualmente io lavoro a tempo pieno come content creator (non avrei il tempo materiale per poter fare un altro lavoro), da subito ho deciso di cogliere la palla al balzo e di aprire la mia partita iva. Inizialmente, ho anche pensato potesse essere un’idea stupida “mettere da parte” la mia laurea tanto sudata per dedicarmi a questo lavoro che tanti non considerano un lavoro. Dalla società odierna, è visto decisamente meglio un lavoro “faticoso” (c’è sempre questa gara, più è faticoso e più è un lavoro vero), con etichette ben precise, in cui ci si reca sul posto di lavoro la mattina presto e si torna a casa la sera tardi. Però poi ho pensato che la laurea rimane lì dov’è, non scade, e che forse un treno così passa una sola volta. Ho pensato anche alla mia passione per i viaggi: con un lavoro da dipendente non potrei viaggiare così spesso come ho fatto nel 2024. E, inoltre, ho scoperto che il mondo della pubblicità, se fatta con etica e con onestà, mi piace tanto.»

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