Il custode dell’isola di Budelli, Mauro Morandi, si è spento all’età di 85 anni. Per oltre tre decenni, era stato il guardiano solitario della Spiaggia Rosa, uno dei luoghi più iconici dell’arcipelago di La Maddalena. La sua vita, tanto straordinaria quanto controversa, ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chiunque abbia incrociato la sua storia.
Negli anni Ottanta, Mauro Morandi, ex insegnante originario di Modena, approdò a Budelli quasi per caso. L’isola, allora di proprietà di una società italo-svizzera, aveva bisogno di un custode, e Mauro decise di accettare l’incarico. Da quel momento, Budelli divenne la sua casa e la sua missione. Viveva in un casolare con vista sulla celebre Spiaggia Rosa, proteggendo quel piccolo angolo di paradiso e denunciando chiunque minacciasse il delicato ecosistema dell’isola.
Dopo il fallimento della società proprietaria, Morandi continuò a vivere sull’isola, nonostante le crescenti difficoltà burocratiche. La sua dedizione era assoluta: sentiva la responsabilità di preservare quel luogo unico e di raccontarne la bellezza ai pochi che avevano il privilegio di visitarlo.
Il destino di Morandi si intrecciò con quello di Budelli quando il Parco Nazionale di La Maddalena acquistò l’isola per tutelarla come bene dello Stato. Con la nuova gestione pubblica arrivarono anche le normative più stringenti: la necessità di bonificare l’area, eliminare abusi edilizi e mettere in sicurezza l’intera zona.
Mauro, ormai diventato un’icona social con quasi 70mila follower su Instagram, cercò di opporsi. Chiese di poter continuare a vivere sull’isola come guida e custode, ma le leggi non gli lasciarono alternative. Nonostante il sostegno di migliaia di persone che firmarono una petizione per permettergli di restare, nel 2021 fu costretto a lasciare Budelli.
Dopo il suo esilio da Budelli, Morandi si trasferì alla Maddalena, dove cercò di adattarsi alla nuova vita. Tuttavia, i problemi di salute lo costrinsero a tornare nella sua Modena, in una RSA della provincia di Reggio Emilia. Negli ultimi anni, aveva mantenuto un forte legame con la sua comunità online, condividendo aggiornamenti sulla sua vita e sulla sua visione del mondo.
A novembre aveva messo in vendita la casa alla Maddalena, segnando la fine definitiva di un capitolo della sua vita. Nonostante le difficoltà, continuava a ispirare con il suo messaggio di amore per la natura e di rispetto per l’ambiente.
Mauro Morandi non era solo il custode di Budelli; era il suo spirito. La sua storia di vita semplice e intensa, dedicata alla protezione di un luogo speciale, è diventata un simbolo della lotta per la conservazione ambientale. Era un uomo schietto, a volte ruvido nei modi, ma con una profonda intelligenza e una capacità straordinaria di raccontare e affascinare.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo esempio continua a vivere in chi crede che la natura sia un tesoro da custodire, non da sfruttare.
Mauro Morandi è morto lontano dalla sua amata Budelli, ma il suo spirito resterà per sempre legato a quella Spiaggia Rosa che ha difeso con tutto se stesso. Oggi, l’isola è un bene dello Stato, protetta per le generazioni future. Un risultato che, in parte, è anche merito suo.
Addio, Mauro. Guardiano di Budelli, custode di un sogno, difensore della bellezza.