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Vi siete mai chiesti perchè il Gennargentu si chiama così?

Gennargentu innevato ( PH Donatella Loddo)

Gennargentu innevato ( PH Donatella Loddo)

Il Gennargentu, un maestoso massiccio montuoso situato nella zona centro-orientale della Sardegna, è una delle aree più significative dell’isola, sia dal punto di vista geografico che culturale. Ma vi siete mai chiesti perché questo massiccio si chiama così? Il nome “Gennargentu” deriva dalle parole sarde genna, che significa “porta”, e argentu, che significa “argento”. Tradotto, il nome significa quindi “porta d’argento”, un richiamo diretto all’aspetto unico delle montagne che compongono questa catena.

La denominazione non è casuale, ma riflette la presenza predominante di rocce scistose che, sotto la luce del sole, assumono un tipico aspetto metallico e argenteo, donando alle vette un fascino particolare. Questo effetto luminoso e cangiante è uno degli elementi distintivi del paesaggio del Gennargentu, contribuendo a renderlo un luogo iconico e profondamente legato alla tradizione sarda.

Il massiccio del Gennargentu è geologicamente molto antico e comprende una varietà di formazioni rocciose come scisti, graniti e rocce calcaree. Le sue vette, sebbene di altezza moderata rispetto alle Alpi o agli Appennini, dominano il panorama sardo con la loro imponenza. Tra le cime principali troviamo Punta La Marmora, che con i suoi 1.834 metri è la vetta più alta dell’isola, seguita da Bruncu Spina (1.829 metri) e Su Sciusciu (1.823 metri).

Questa regione montuosa non è solo famosa per la sua bellezza naturale e la sua storia, ma anche per la ricchezza ecologica che ospita. Il Gennargentu è infatti un ambiente di grande biodiversità, con numerose specie endemiche, sia animali che vegetali, che hanno trovato rifugio nelle sue aree incontaminate. Per questa ragione, l’intera zona è stata inserita tra le aree di protezione speciale della rete Natura 2000, una designazione che sottolinea l’importanza della conservazione di questi luoghi unici.

 

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