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“Likori de gureu”, il liquore di cardo selvatico: uno dei prodotti unici e tradizionali della nostra Isola

Foto Viviana Onnis

È una bevanda alcolica, di colore giallo paglierino e sapore piacevolmente amarognolo. Spesso il liquore, confezionato in bottiglie di vetro trasparenti, può contenere in infusione un pezzo di cardo. Il liquore di cardo selvatico è prodotto allo stesso modo da tempo immemorabile, per lo più nelle zone centro-meridionali della Sardegna, così come indicato dalle numerose testimonianze verbali raccolte.

Foto Viviana Onnis

Per la base alcolica viene tradizionalmente utilizzata acquavite di vinacce pura, senza aromatizzanti. I cardi selvatici (gureu), raccolti freschi, di solito in piena primavera, vengono ripuliti dalla pellicola esterna e dalle spine e poi posti in infusione con l’acquavite per almeno 30 giorni, trascorsi i quali si filtra l’estratto ed il liquore può essere consumato. Al posto dell’acquavite viene talvolta utilizzato alcool puro. In tal caso, terminato il periodo d’infusione, la gradazione alcolica viene ridotta diluendo l’infuso con
uno sciroppo di acqua e zucchero.

Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT): Sono prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. I PAT sono inseriti in un elenco predisposto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali su indicazione delle regioni. Regolamentati dal decreto del 18 luglio 2000, si collocano al di fuori della normativa sulle attestazioni DOP, IGP e STG. Fonte Laore, Sardegna Agricoltura.

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