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Il Falco Eleonorae, i bellissimi scatti del falco che prende il nome da Eleonora d’Arborea

Foto Pierluigi Medda

Dall’Isola di San Pietro ecco i bellissimi scatti del Falco della regina o Falco eleonorae, realizzati da Pierluigi Medda. Si tratta di un falconide di taglia media, nidificante nel bacino del Mediterraneo, una specie rara a livello regionale, nazionale ed europeo. In Sardegna sono presenti due delle colonie più importanti di questa specie. Si tratta di un migratore: torna in Sardegna per riprodursi alla fine dell’estate.

Foto Pierluigi Medda

Questo falco compare anche nella Carta de Logu: Eleonora d’Arborea è stata la prima regnante europea (e forse al mondo) ad aver decretato la protezione dei falchi. A lei è dedicato il nome del Falco Eleonorae – falco della regina Eleonora – presente in Sardegna e capace di migrare fino all’Africa sub sahariana e al Madagascar. Il nome scientifico della specie, Falco eleonorae, è un omaggio a Eleonora d’Arborea (da parte di Alberto Della Marmora), regnante nella nazione sarda del giudicato di Arborea che nel XIV secolo compilò un codice di leggi (Carta de Logu) in cui inserì un articolo che vietava la caccia dei falchi adulti (chiamati astores o flacones) e il prelievo dei nidiacei. Il nome italiano ricorda il titolo di Regina (Juighissa) di Eleonora d’Arborea, mentre altre lingue riprendono il suo nome: in francese si chiama Faucon d’Éléonore, in inglese Eleonora’s Falcon, in spagnolo Halcón de Eleonor e in tedesco Eleonorenfalke.

Foto Pierluigi Medda

Arriva in Sardegna nei mesi di maggio-giugno per poi ripartire ad ottobre terminata la nidificazione. Sverna nel Madagascar, nelle Isole Mascarene e nelle Seychelles, mentre l’area riproduttiva è soprattutto quella mediterranea: Italia, Spagna, nord Africa e Grecia. Le colonie sono localizzate in falesie a strapiombo sul mare con consistenza variabile da poche coppie fino ad oltre il centinaio.

Foto Pierluigi Medda

Il Falco della Regina (Falco eleonorae) è un falco di taglia media, dotato di un’apertura alare che va dai 110 ai 130 cm. I siti delle colonie sono localizzati sulle coste, in pareti strapiombanti di difficile accesso. I fattori di minaccia sono prevalentemente le modifiche e le trasformazioni degli ecosistemi in cui abita il Falco della regina. Anche la presenza di turisti, escursionisti, alpinisti ecc. può essere una fonte di disturbo per la tranquillità di questo rapace.

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