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No, non è una piramide: a Las Plassas la perfezione del rilievo scolpito nelle rocce 18-16 milioni di anni fa

Las Plassas, cuore della Marmilla, lì dove si trova una collina dalla forma di piramide perfetta e dove l’immaginazione di tanti, forse troppi è volata. Ci spiega di cosa si tratta il geologo Luigi Sanciu.

Foto del geologo Luigi Sanciu

“Piramidi…di roccia! Davanti a forme in apparenza pressochè perfette, la nostra mente purtroppo si rifiuta di prendere in considerazione l’idea che possa trattarsi di un fenomeno naturale. Basterebbe dare un’occhiata alla perfezione geometrica dei cristalli dei minerali, per renderci conto di quanto la natura possa effettivamente produrre esempi di perfezione geometrica”, spiega.

Foto del geologo Luigi Sanciu

“Nel cuore della Marmilla, nel territorio di Las Plassas, svetta la collina sopra la quale si trovano i ruderi di un castello di età giudicale. La fantasia di qualche buontempone, ci vede un rilievo artificiale che nasconde i resti di un nuraghe, come nel caso storico di Su Nuraxi di Barumini, o peggio ancora una piramide costruita da una civiltà risalente a chissà a quale età! Non ci crederete ma si tratta di un rilievo scolpito nelle rocce risalenti a 18-16 milioni di anni fa, da fiumi che fino a circa 2 milioni di anni fa scorrevano all’altezza dell’altopiano della Giara. Il loro incessante lavoro di erosione ha abbassato tutto il territorio circostante l’altopiano basaltico, modellando le colline della Marmilla”.

“Ciò non toglie nulla al “tesoro” che si cela nel ventre di quella collina. Un tesoro fatto di fossili come ricci, pesci, denti squalo e chissà quali altre testimonianze del nostro passato più lontano. Un altro esempio è il rilevo di origine vulcanica, risalente a poco meno di 30 milioni di anni fa, sopra il quale sorge un altro castello (Gioiosa Gurdia) nel comune di Villamassargia. Non un “normale vulcano” ma molto più probabilmente un ammasso di magma raffreddatosi a poca distanza dalla superficie oppure la parte più interna di un edificio vulcanico. Ad ogni modo posti davvero unici che meritano di essere apprezzati per quanto ancora ci possono raccontare”.

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