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Un libro nel nome di Chiara, la ragazzina uccisa dalla madre a Oristano

PH Ansa Sardegna

Il contributo della comunità dopo un evento tragico è fondamentale e si manifesta attraverso progetti educativi che coinvolgono diversi attori.

Un esempio significativo è rappresentato dal Progetto Chiara, ideato dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu. Questo progetto ha portato alla creazione di un libro, disponibile sia in formato cartaceo che online, intitolato “Chiara. Una vita oltre la vita”, realizzato in collaborazione con Vita.

Il libro, rivolto a giovani e operatori educativi, è nato in risposta alla tragica vicenda di Chiara Carta, una giovane di Oristano uccisa dalla madre a coltellate . Questo evento ha suscitato una forte reazione nella comunità, che ha visto istituzioni regionali, autorità di garanzia, ordini professionali, esperti, compagni di scuola di Chiara e membri della comunità educante di Oristano unirsi per affrontare la situazione.

La presentazione del libro è avvenuta in Consiglio regionale, dove la Garante ha sottolineato l’importanza di dare voce ai bambini e agli adolescenti. L’obiettivo ora è quello di estendere questo progetto a livello regionale, coinvolgendo l’intera comunità dell’Isola. A tal fine, si sta pianificando la creazione di una Consulta della Garante composta da minori, al fine di rappresentare le loro opinioni e necessità nelle istituzioni.

Il libro non si limita a essere un tributo alla memoria di Chiara, ma offre anche spunti di riflessione e confronto su tematiche importanti, come i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Si richiama in particolare la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la nuova Carta dei diritti della bambina di Fidapa, presentata nel volume insieme alle illustrazioni di Eleonora Olla, una studentessa del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari.

Tra le voci presenti nel libro, si possono trovare quelle del padre di Chiara, Piero Carta, dei suoi compagni di scuola, degli operatori del settore e delle istituzioni locali, tutti uniti nell’impegno di promuovere il dialogo e contrastare la violenza in ogni sua forma. Il coordinamento dei lavori è stato affidato a Rosanna Romano.

 

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