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Negli anni ’90 tentò di rapire Zola: dopo 30 anni il perdono e l’abbraccio con Magic Box

Trent’anni fa, Fabrizio Maiello aveva pianificato di rapire Gianfranco Zola insieme a dei complici, ma il piano era fallito, forse a causa della gentilezza di Zola. Dopo un percorso difficile tra carceri e ospedali, Maiello è finalmente riuscito a chiedere e ottenere perdono dal campione di Oliena.

L’incontro emozionante è avvenuto in una comunità di Elmas, seguito dalla partecipazione di entrambi allo stadio per assistere a una partita del Cagliari, il club rossoblù di Zola. Il Cagliari ha addirittura realizzato una maglietta personalizzata per Maiello con il numero 8 e la scritta “Maiello”, in un gesto di riconciliazione.

Maiello, un ex calciatore promettente delle giovanili del Monza, aveva concepito il piano di rapimento nel 1994, quando Zola giocava nel Parma. Il piano prevedeva di speronare l’auto di Zola, ma quando Zola si fermò all’autogrill per fare benzina, l’incontro cambiò le sorti. Maiello chiese un autografo a Zola anziché minacciarlo, e Magic Box, replicò con un sorriso e tanta gentilezza, disinnescando così il pericoloso piano criminale.

Dopo anni di latitanza e un periodo trascorso in un ospedale psichiatrico giudiziario, Maiello ha cambiato radicalmente vita. Ora collabora con l’associazione Libera in Emilia Romagna. Ieri, dopo trent’anni, Maiello e Zola si sono riuniti, e Maiello ha avuto l’opportunità di chiedere scusa e vedere Zola negli occhi. Un lieto fine sottolineato dal presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, come un incontro atteso da trent’anni, ricco di significato e riconciliazione. Maiello ha espresso la sua gioia per aver finalmente concluso questo cerchio nella sua vita.

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