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Fino alla fine del mondo, andata e ritorno: in Patagonia in bicicletta, l’impresa di Michele Marongiu

Ognuno di noi ha dei sogni e, spesso neanche ce ne accorgiamo, se solo ci mettessimo d’impegno, potremmo realizzarli, forse non tutti ma qualcuno di sicuro. C’è chi vorrebbe un nuovo lavoro, chi una casa, un partner, chi diventare sommelier o fare sport con la frequenza e l’impegno che il fatidico 1 gennaio ha inserito nella to do list dei buoni propositi. Ecco, oggi vi presentiamo chi, i suoi sogni si impegna al massimo per metterci, nella sua Moleskine, la spunta verde: si chiama Michele Marongiu, di professione è direttore commerciale di Acentro a Cagliari, e il suo è quello che potremmo definire “mal d’avventura”, quel desiderio irrefrenabile di scoprire, esplorare, portarsi al massimo perché, per dirla con Thomas Jefferson, “se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto”.

Ed eccolo qui Michele, pronto con la sua bici ad affrontare una sfida ardua e al tempo stesso straordinaria, un viaggio in solitaria verso la selvaggia Patagonia australe. Marongiu non è certo nuovo alle imprese di questo tipo: ha affrontato percorsi impegnativi come le altezze dell’Himalaya in India del Nord, le strade storiche di Francia e Spagna, le terre remote del Kirghizistan e le aree desertiche del Marocco. La sua impresa più significativa è stata raggiungere Capo Nord, nel Circolo Polare Artico, pedalando 4800 km attraverso 11 nazioni.

Non solo: Michele Marongiu non è semplicemente un appassionato dell’ultracycling, un amante dei viaggi avventura in bicicletta, lui è soprattutto l’anima dei progetti “Acentro per il sociale” come la Marocco Expedition Women Challenge, un viaggio avventura ispirato alle donne e al loro coraggio, in particolare a quelle donne che hanno fronteggiato la lotta contro il cancro.

Vi hanno preso parte quattro ex pazienti oncologiche che, dopo un adeguato addestramento tecnico e una meticolosa preparazione atletica, hanno percorso piste e sentieri del profondo Marocco, dalle montagne al deserto, attraversando piccoli villaggi e remoti insediamenti di popolazioni berbere.

E prima ancora c’è stata la North Cape Sardinia Expedition che, sempre con Marongiu in prima linea, prevedeva tre distinte iniziative: una sportiva, la Raid mission, per raccontare la competizione nei suoi risvolti atletici e agonistici; una promozionale, la Green mission, dedicata alla divulgazione della mobilità sostenibile attraverso l’uso della bicicletta e una filantropica, la Santa Claus Delivery mission, dedicata alla disabilità infantile.

E adesso in sella per una nuova avventura: in solitaria e in completa autonomia, inizierà il suo viaggio da Puerto Montt il prossimo 7 gennaio, percorrendo oltre 1600 km lungo la Carretera Austral. Questo percorso non sarà solo una prova di resistenza fisica, ma anche un viaggio profondo attraverso paesaggi mozzafiato del Cile e dell’Argentina in un dialogo continuo con la natura incontaminata attraversando foreste lussureggianti, montagne imponenti, laghi cristallini, il vasto deserto patagonico e le meraviglie come il Parco Nazionale Queulat e le Capillas de Mármol.

“Questa esperienza solitaria si annuncia come una opportunità unica per approfondire la mia consapevolezza e per riflettere sulla vita, sulle scelte e sui valori, in un contesto di pura autenticità”, ci racconta. La “Patagonia Expedition” “sarà un’immersione totale nel selvaggio, una sfida che metterà alla prova i miei limiti e la voglia di vivere esperienze autentiche. Intraprendo questa spedizione con l’aspirazione di motivare altri a cercare di realizzare i sogni seguendo le proprie passioni. Ogni pedalata sarà un passo in un percorso tanto isolato quanto illuminante, un viaggio verso l’ignoto”. E noi seguiremo passo passo, anzi pedalata dopo pedalata, ogni tappa della sua nuova missione direzione Terra del Fuoco perché, come Chatwin vogliamo innamorarci anche noi di questa magica terra: “La Patagonia! È un’amante difficile. Lancia il suo incantesimo. Un’ammaliatrice! Ti stringe nelle sue braccia e non ti lascia più.”

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