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“Il sequestro di un bambino”, il libro di Luca Locci che ripercorre i drammatici giorni del suo rapimento

Il libro ripercorre quei drammatici 93 giorni di prigionia nelle mani dell’Anonima per il bambino che aveva appena sette anni e mezzo. Incubo che si concluderà il 25 settembre 1978 nelle campagne di Lula dopo il pagamento di un riscatto di 300 milioni di vecchie lire e che mise a dura prova una delle famiglie di imprenditori più conosciute e stimate del posto: i Locci.

Era il 24 giugno del 1978 quando tutta Italia era incollata alla tv per Italia-Brasile. Sulle strade non c’era anima viva. E Macomer, la cittadina del centro Sardegna dove Luca abitava, non faceva eccezione. Il bambino giocava con gli amichetti di fronte a casa: sua madre gli stava preparando la vasca per il bagnetto quando un’auto guidata da sconosciuti se lo porta via. Franco, padre di Luca, concessionario della Fiat a Macomer e pilota automobilistico, si trovava a Macerata per una gara.

Fu il secondo sequestro di un bambino in pochi mesi, uno di quei sequestri che violava il “codice” che imponeva di non toccare donne e bambini e per la prima volta era giunto un annuncio da parte di un Papa, Papa Luciani, per la sua liberazione, avvenuta due giorni dopo. La prigionia di Luca durò tre mesi, trascorsi quasi tutti all’interno di una capanna, legato e incappucciato.

Il libro “Il sequestro di un bambino. Una storia vera” verrà presentato il 25 ottobre alla Biblioteca comunale di Tortolì. L’evento letterario in presenza dell’autore si terrà all’interno del cortile della struttura di via Vittorio Emanuele 23, il 25 ottobre alle ore 18:30. Presentazione a cura di Roberto Paolo Todde.

 

 

 

 

 

 

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