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«Con la fotografia mostro agli altri il mio mondo»: un tuffo nella vita del fotografo Daniele Fanni, tra scatti e progetti

daniele fanni

40 anni, carboniese di nascita – e tornato nella città natale con la pandemia – e con diverse passioni, la fotografia in cima alle altre: Daniele Fanni, tra le altre cose anche autore del blog in crescita fototutorial.com, ha le idee chiare.

«Si dice spesso che la vita inizi a quarant’anni e io non vedo l’ora di sperimentare questa nuova fase» spiega. «Tra i miei sogni c’è quello di esplorare ogni angolo della mia terra, la Sardegna, ma anche di iniziare a viaggiare più ampiamente. La mia prima destinazione? Istanbul, una città ricca di storia e cultura, con musei di fama mondiale come il Museo Archeologico e il Palazzo Topkapi.»

Ma non solo: molta la carne al fuoco. «Sto anche lavorando a un progetto eccitante con il mio amico e collega Luigi Desogus, un fotografo molto talentuoso. Il progetto si chiama Luminar Studios e si concentrerà principalmente sulla fotografia in studio, dai ritratti allo still life. Siamo entusiasti di questa nuova avventura e non vediamo l’ora di vedere dove ci porterà.»

Ma torniamo indietro: è il 2014 quando Daniele si interessa al mondo della fotografia. Da allora, l’immortalare persone, momenti di vita o ambienti è diventato sempre più importante nella sua vita, sempre più bello e stimolante. Ma, come tutte le passioni più profonde e totalizzanti, nasce da qualcos’altro: i video.

«Ho iniziato focalizzandomi su paesaggi e ritratti, ma recentemente sono stato attratto dal mondo dello still life e della fotografia in studio. Questo nuovo interesse è stato stimolato dal fotografo professionista Valerio Loi, che ho conosciuto su Instagram. La sua passione per la fotografia di prodotto mi ha contagiato, spingendomi a esplorare questo genere fotografico. La mia avventura nel mondo delle immagini ha avuto origine dal video. Ho acquistato la mia prima reflex con l’intenzione di creare video, un impegno che ho mantenuto per due anni prima di decidere di interromperlo per diverse ragioni. La mia reflex rimase inutilizzata per un periodo, fino a quando la mia innata curiosità mi ha spinto a riprenderla in mano. Ho scoperto che le impostazioni disponibili per la fotografia erano molte di più di quelle per il video e, essendo un amante della tecnologia, ho iniziato ad esplorarle tutte.»

Sperimentazione ed esplorazione: ecco come avviene il primo processo. L’oggi 40enne passa all’epoca le giornate a provare tutte le impostazioni possibili.

«La mia formazione è stata prevalentemente da autodidatta: ho letto molti libri, ho seguito tutorial online e mi sono immerso nel mondo dei software di fotoritocco, come Photoshop. Questo è stato un vero e proprio punto di svolta per me.»

Un buon fotografo, dice, deve avere delle qualità importanti. «Prima di tutto, è importante avere una solida conoscenza tecnica. Si tratta di comprendere come funzionano le fotocamere, sia digitali che analogiche, conoscere gli obiettivi, le luci e i software di fotoritocco, come Photoshop. Saper gestire l’esposizione, l’apertura, l’ISO e la velocità dell’otturatore sono competenze essenziali. Oltre a ciò, possedere un occhio artistico è fondamentale. Ciò significa vedere il mondo in modi unici ed essere in grado di catturare queste visioni con la fotografia. È il modo in cui usiamo la composizione, il colore, la luce e l’ombra per creare immagini che colpiscono davvero. La pazienza e la concentrazione sono molto importanti. La fotografia può richiedere davvero molto tempo, soprattutto quando si cerca la luce perfetta o si attende il momento giusto per scattare. Mantenere la pazienza e la concentrazione può portare da un’immagine buona a un’immagine eccezionale. Un altro aspetto importante è la capacità di comunicare efficacemente. Che si tratti di interagire con i clienti, i soggetti o la squadra di produzione, saper mettere a proprio agio le persone e trasmettere le proprie idee è fondamentale, soprattutto nel ritratto fotografico. Un buon fotografo deve anche essere flessibile. Le condizioni di luce, il tempo e le aspettative dei clienti possono cambiare in un attimo, quindi la capacità di adattarsi è essenziale. Naturalmente, la passione e la dedizione sono alla base di tutto. Come in ogni mestiere, l’amore per quello che si fa può veramente fare la differenza. Può spingere un fotografo a superare i limiti e a cercare continuamente di migliorare. Infine, ma non meno importante, un buon fotografo deve essere professionale. Questo include rispettare i termini contrattuali, essere puntuale, preparato e rispettoso nei confronti delle persone con cui si lavora.»

Sebbene Fanni sia legato a tutti i suoi lavori, quelli che gli sono impressi nel cuore sono i paesaggi. «Stare immerso nella natura mi offre un rifugio, un senso di libertà da un mondo che, tra pandemie e conflitti, diventa sempre più difficile. Inoltre, l’atto di catturare momenti unici del giorno con l’intento di far “viaggiare” coloro che osservano le mie foto è particolarmente gratificante. Il mio obiettivo è trasmettere le stesse sensazioni che ho provato nel momento in cui ho scattato la foto, cercando di replicare la scena esattamente come appariva ai miei occhi. Per questo motivo, molti dei miei scatti sono stati realizzati in momenti molto speciali e modificati solo minimamente in post-produzione, giusto quel tanto che basta per restituire fedelmente ciò che avevo davanti al momento dello scatto.»

E il posto del cuore è l’Ogliastra, per Fanni, su questo non nutre alcun dubbio: «È una di quelle zone che, appena l’ho vista, ha fatto subito scattare qualcosa dentro di me. Mi sono detto “Questo è il posto dove voglio vivere”. E per cinque anni mi sono trasferito! Non posso non ringraziare Sandra, una cara amica, e la sua famiglia che mi hanno sostenuto in questo progetto. E non dimentichiamoci delle fantastiche persone che ho avuto la fortuna di incontrare lì, come Alessio Cabras (Pavelo) e Giorgia Cabras.»

Nel 2018 il fotografo intraprende però un nuovo percorso: «Intrapresi degli studi di marketing perché avevo capito che per andare avanti avevo bisogno di una “spinta”.»

Fa corsi di marketing e si affeziona al mondo – tra social, SEO, marketing social etc– tanto da spingerlo a imparare a realizzare siti web, tra cui il suo blog.

«Ho investito parecchio economicamente, mentalmente, fisicamente, soprattutto con la vista, e umanamente, con i rapporti con le persone: per ottenere risultati hai molto bisogno di lavorare con te stesso e quindi ho avuto bisogno di momenti di solitudine per ottenere i risultati che volevo.»

«Vorrei concludere dicendo che la fotografia è molto più di un semplice mestiere o hobby per me: è un mezzo per esprimere la mia visione del mondo, per catturare momenti unici e condividerli con gli altri» chiude Fanni. «È un viaggio che mi ha portato a esplorare paesaggi affascinanti, a connettermi con persone straordinarie e a sperimentare la bellezza in tutte le sue forme. Dallo scatto iniziale fino all’editing finale, ogni parte del processo è un’opportunità per imparare e crescere. Spero che, attraverso il mio lavoro, io possa ispirare gli altri a intraprendere il loro viaggio e a scoprire la bellezza che ci circonda ogni giorno.»

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