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MaraBadminton: la storia di una grande avventura sportiva (e umana) tutta sarda

Avete mai sentito parlare del MARABADMINTON? No? Oggi vi spieghiamo nel dettaglio di cosa si tratta.

E’ un progetto scolastico-sportivo, partito nel 2015, che cercheremo di raccontare dal suo inizio fino al momento attuale e, perché no, anche anticipando le linee di sviluppo future.

Il nome del progetto è un gioco di parole tra Palabadminton, il centro di eccellenza dove si allenano i giocatori della nazionale italiana di badminton, a Milano, e Maracalagonis, vicino a Cagliari, dove si trova il palazzetto dello sport, cuore pulsante di questo progetto in salsa sarda.

Nasce nel 2015 a Cagliari, da una chiacchierata tra il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Francesco Feliziani e l’allora vicepresidente (ora presidente) della FIBa, Carlo Beninati. Mettendo insieme esperienze ed informazioni, i due si resero conto di poter realizzare un progetto ambizioso ed innovativo, con l’obiettivo di replicarlo eventualmente in altri contesti territoriali.

«In particolare, analizzando la storia del badminton, ci rendemmo conto di una particolarità e cioè che, salvo dei casi sporadici, le storie di maggiore successo si erano sviluppate in piccoli centri  – racconta Francesco Feliziani – Il fenomeno si poteva spiegare, secondo noi, con la classica teoria del pesce grosso che mangia il pesce piccolo. In un sistema di libero mercato, nelle città più grandi, la realtà generalizzata è quella della scarsità di impianti a disposizione delle attività sportive. Di conseguenza, per uno sport come il badminton è praticamente impossibile attecchire e svilupparsi. Da qui l’idea di ricreare «in vitro» le condizioni per lo sviluppo del badminton, partendo dalla scuola per arrivare poi alla pratica agonistica, con degli interventi di tipo esterno».

Tra i problemi più rilevanti ci sono stati la mancanza di copertura mediatica, la carenza di tecnici qualificati, la scarsità di ex atleti di livello e la limitata disponibilità di strutture dedicate in cui poter praticare la disciplina, che inoltre è obbligatoriamente indoor e richiede specifiche caratteristiche che spesso le palestre scolastiche non presentano. A ciò si aggiungono la scarsa attenzione degli Enti Locali, la resistenza delle altre discipline a condividere le stesse strutture e la ridotta quantità di atleti che praticano questa attività.

Considerate tutte queste difficoltà, la sfida di Feliziani e i suoi poteva cominciare. «L’obiettivo non era solo quello di realizzare un’esperienza una tantum – spiega Francesco – ma provare a far crescere qualcosa di replicabile per altri sport e in altri territori in presenza delle stesse condizioni di base. Quindi abbiamo trovato una casa a Maracalagonis, dove il locale palazzetto dello sport era stato utilizzato per un campionato mondiale studentesco nel 2014, per poi essere abbandonato.  Da lì è partito tutto: i primi contatti con la scuola di Maracalagonis, quelli con gli amministratori e i tecnici comunali, l’acquisizione da parte della FIBa della disponibilità di supportare un progetto riguardante lo sviluppo del badminton con le scuole come protagoniste».

Quella raccontata fino ad ora può essere definita la «preistoria» del progetto, che ufficialmente inizia il 23 giugno 2016, data della firma del protocollo d’intesa a 4 tra USR Sardegna, FIBa, Comune di Maracalagonis ed Istituto Comprensivo di Maracalagonis.

Tra il 2016 e il 2018 c’è stata una fase nella quale è stata avviata la creazione delle condizioni per praticare il badminton nelle scuole, e il recupero del palazzetto dello sport, inutilizzato da anni e in pessime condizioni: le vetrate erano da sostituire perché precedentemente vandalizzate con il lancio di pietre e c’erano diverse infiltrazioni d’acqua dal tetto. Nelle palestre comunali vengono tracciati alcuni campi ma il palazzetto rimane un problema. Gli interventi da realizzare sul palazzetto diventano la priorità e si capisce che la squadra iniziale non basta più.

Nel 2018 entra in vigore un nuovo protocollo d’intesa MaraBadminton, che prevedeva l’ingresso di nuovi partners: 3A Arborea, ITC «Martini» di Cagliari, il Convitto Nazionale di Cagliari, l’Università di Cagliari, l’Istituto Salesiano Don Bosco, la Fondazione Giulini Onlus.

Questa seconda fase del progetto vede una grande accelerazione e il raggiungimento di diversi e importanti obiettivi.

Come tutti sappiamo, nel 2020 irrompe sullo scenario mondiale il Covid-19. Il progetto MaraBadminton ha forse rappresentato il primo e più importante esempio di ritorno alla normalità in Sardegna per una piccola parte della popolazione scolastica. Le risorse destinate ai giochi sportivi studenteschi, non usate a causa del blocco delle attività, sono state reinvestite in modo da attrezzare il palazzetto nelle sue aree esterne per lo svolgimento delle attività scolastiche e per dotarlo delle attrezzature sportive per farlo diventare un centro di eccellenza.

Nell’Estate 2020, per circa 2 mesi, si svolge quindi la prima edizione del campo estivo scolastico sportivo gratuito, con focus su diversi sport: badminton, air badminton, pallavolo e scherma. Per due settimane, inoltre, il palazzetto ha ospitato la nazionale italiana di badminton.

In questa fase il progetto raggiunge la forma attuale ed evolve verso un utilizzo scolastico più ampio e multisport. Il palazzetto viene individuato come struttura regionale di riferimento per lo svolgimento delle attività, diventando un centro in grado di ospitare competizioni di livello nazionale e internazionale. Entrano a far parte del progetto anche ulteriori partners di grande rilievo: Liceo Artistico «Foiso Fois» di Cagliari, la società «PrimaIdea» e la Società MAB & Co. In questi anni, poi, il progetto ha potuto contare anche sul fondamentale contributo della Fondazione di  Sardegna.

«Un discorso a parte – racconta Feliziani – va fatto per la Marabadminton Academy nata con la finalità di perseguire gli obiettivi di progetto. Ha il compito di gestire e coordinare le attività all’interno del palazzetto. Partecipa alle attività agonistiche con i suoi atleti, sia a livello individuale che di squadra. Eroga gratuitamente i corsi di badminton agli studenti durante l’anno e assicura, sempre gratuitamente, l’organizzazione del Camp estivo, arrivato nel 2022 alla sua terza edizione».

E Feliziani aggiunge: «Avessimo aspettato l’opera della «mano invisibile» del mercato, molto probabilmente ora ci troveremmo a che fare con l’ennesima opera pubblica realizzata e lasciata marcire, un costo per la collettività invece che una risorsa. Le idee ci cambiano la vita! Dall’esperienza realizzata si possono infatti trarre diverse conclusioni: una struttura sportiva di notevole valore in stato di degrado è stata recuperata e usata per un progetto di sviluppo a servizio della scuola e del territorio; centinaia di studenti, sardi e non, hanno beneficiato e beneficiano gratuitamente del palazzetto; il palazzetto è diventato centro di eccellenza della Federazione Badminton e sede dell’Ufficio sport studentesco dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna; può essere usato come centro di allenamento per club italiani e stranieri diventando un importante polo di sviluppo del territorio; l’impianto è destinatario dell’unico finanziamento PNRR a disposizione della Federazione Badminton per un importo ci circa 4.000.000 di euro e dal nulla è stato creato un club in grado di competere al massimo livello nazionale».

Dal nulla la MaraBadminton Academy ha centrato, in 3 anni di partecipazione al campionato a squadre di Serie A tre qualificazioni ai playoffs, laureandosi vice campione d’Italia nel 2021 e nel 2023. Grazie al secondo posto guadagnato quest’anno, rappresenterà l’Italia e la Sardegna dal 19 al 23 giugno allo European Club Championships, la competizione continentale più importante per squadre di club che si svolgerà in Spagna, ad Oviedo.

La speranza è che il progetto MaraBadminton possa raggiungere tutti gli obiettivi prefissati ma, soprattutto, che possa diventare di ispirazione per realizzare esperienze simili.

 

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