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Le 5 domande più particolari sul sesso: la parola alla supporter del benessere sessuale Michela Pia

«Il sesso è un argomento delicato che porta con sé tanti pregiudizi e paure, la maggior parte dovuti alla erronea convinzione che ci sia un solo modo giusto per godere. In realtà, ogni persona vive le pratiche sessuali in modo soggettivo, pertanto esistono modi di godersi la sessualità tante quante sono le persone che la praticano e non.»

A rispondere alle cinque domande più particolari sul sesso è Michela Pia, 24enne di Villacidro a Cagliari da anni – con una laurea in Psicologia –, supporter del benessere sessuale. Lei i consigli li dispensa su Instagram, dove migliaia di persone la seguono per consigli, dubbi o problematiche da risolvere.

«Le domande più particolari sono definite tali solo perché ancora alla luce del sole se ne parla pochissimo,» spiega Pia «ciò significa che potrebbero essere tante le persone ad avere le stesse fantasie ma non sanno come metterle in pratica o pensano semplicemente di essere anormali. Iniziamo!»

Ma vediamo le cinque domande e le risposte.

È normale desiderare di vedere il mio partner compiere atti sessuali con un altro individuo?

«La risposta è: è normale tutto ciò che non è disturbante o provoca sofferenza, e questo vale per qualsiasi condotta o fantasia che smetta di essere una fonte di piacere, provocando un disagio clinicamente significativo o una compromissione di aree importanti della propria vita. Questa fantasia ha il nome di cuckoldismo ed indica la tendenza a desiderare e assecondare l’adulterio del proprio partner. La terza persona, generalmente in una coppia etero in cui l’uomo della coppia viene chiamato cuckold, prende il nome di bull. In questa pratica viene coinvolto anche il voyeurismo, parafilia che caratterizza chi prova piacere sessuale nel guardare persone nude o impegnate in rapporti sessuali. Non è più normale, invece, se la messa in pratica di tale fantasia diventa l’unica fonte di eccitazione e soddisfazione per il cuckold o qualora la lei della coppia non voglia più far parte dei giochi.»

Perché i piedi piacciono così tanto?

«Lo so, può sembrare strano trovare erotici dei piedi, ma in realtà sfatiamo un mito: ai feticisti dei piedi non piacciono tutti i piedi! Anche in questo caso, quando si parla di feticismo non si tratta di una perversione patologica, soprattutto se entro certi limiti innesca e/o partecipa al raggiungimento del piacere. Si finisce nel patologico quando l’adorazione per i piedi diventa ossessione. Sul perché piacciano sono state ipotizzate varie teorie e secondo lo scienziato Vilayanaur Ramachandran la podofilia nasce dal fatto che i piedi e i genitali occupano aree adiacenti della corteccia somatosensoriale del cervello. L’incrocio di collegamenti neurali potrebbe favorirne l’apprezzamento.»

Chi sono i moneyslave?

«La pratica dei moneyslave ricade nel sadomasochismo, in quanto è prevista una dinamica di sottomissione esercitata da una donna (che prende il nome di dea, padrona, mistress) su uno schiavo, che mostra la sua fedeltà inviandole dei pagamenti. La padrona riceve del denaro che lo schiavo fornisce, attraverso i più vari sistemi di pagamento, in cambio di… rullo di tamburi… disprezzo, insulti e umiliazioni.»

Sono un uomo etero, ma ultimamente immagino di avere rapporti con un altro uomo. Sono bisex?

«Maledette etichette, perché dobbiamo per forza assegnarci ad una categoria per delle fantasie? C’è da dire che le nostre preferenze sessuali potrebbero essere talvolta momentanee ma la verità è che è difficile sentirsi liberi sessualmente per paura del giudizio anche solo nel pensiero. Avere una visione fluida dell’orientamento sessuale oltretutto ci rende più capaci di dissociarci dalla cultura di appartenenza, pregna di stereotipi e pregiudizi ancorati ad una visione binaria del genere e dell’orientamento. Sarebbe bello potersi concedere di sperimentare la propria fluidità sessuale anche rispondendo ai desideri e alle fantasie della fase di vita in cui ci troviamo.

Ps: una fantasia non ci categorizza, ma se sperimentando si scoprissero nuovi piaceri, io ci vedo tutto di guadagnato, non so voi.»

Toyboy e sugar-daddy, chi sono queste figure e perché alle donne interessano? (si celano discorsi anche più psicologi dietro le relazioni caratterizzate da notevoli differenze di età, ma noi qui le descriveremo e basta)

«Il toyboy è un uomo più giovane scelto da una donna più anziana di lui, generalmente di bella presenza, fidanzati di professione. Alcune donne nel ragazzo non ancora uomo trovano un bambino da crescere e viziare o un compagno che le riempie di attenzioni facendole sentire belle e trasgressive. Al contrario il toyboy si sente attratto dalle donne più grandi, con più esperienza anche in materia sessuale e avere l’attenzione di una donna più grande è motivo di ammirazione da parte di altri uomini e premio per la loro virilità. Inoltre, non sentono pressioni di stabilità, matrimoni e figli con donne che si sono già realizzate emotivamente e professionalmente. Lo sugar-daddy invece descrive la figura di un uomo facoltoso che si accompagna anche abbastanza stabilmente a ragazze molto giovani (maggiorenni ovviamente) che riempiono di regali (quindi il denaro è la principale motivazione che lega i due) e con cui intrattengono anche rapporti sessuali. In media uno sugar daddy è un uomo dai 50 in su, mentre la Sugar baby una ventenne. Questi uomini si sentono di provvedere al benessere della baby da cui si sentono anche apprezzati, e a volte indispensabili, per cui ritengono di spendere in modo giusto i propri soldi. Insomma, si può dire che in fatto di sessualità anche il dizionario si stia ampliando per accogliere nuove categorie, fenomeni e descrizioni di figure.»

Per scoprire altre curiosità? Be’, bisogna seguire il profilo Instagram “cose.psico”, dove Michela Pia quasi giornalmente condivide delle domande anonime a cui risponde pubblicamente.

«Magari la prossima domanda “particolare” potrebbe essere la tua… ti aspetto!»

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