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Avete mai visto un quercino sardo? Ecco dove vive e quali sono le sue abitudini

Il Quercino sardo è un adorabile roditore che rappresenta una varietà autoctona di quercino presente in Sardegna. Dotato di una macchia scura sugli occhi, un muso poco appuntito e grandi occhi, presenta una lunga coda che uguaglia la lunghezza del corpo, che completamente ricoperto da una peluria fitta e morbida.

I suoi arti anteriori hanno quattro dita, mentre quelli posteriori ne posseggono cinque. Con otto mammelle, il suo colore è grigio-giallastro nella parte superiore del corpo, mentre nella parte inferiore è di un color crema elegante.

La curiosità più sorprendente riguardo a questo animale è che, nonostante sia definito arboricolo, spesso si ritrova sul terreno, tra le piante a bassa vegetazione, oppure tra le rocce. Tra le sue abitudini notturne, costruisce attorno a sé un nido con foglie e muschio, posizionato tra i cespugli o in fessure nelle rocce. Tuttavia, durante il periodo di letargo, opta per un nido sotterraneo molto protetto e al riparo da predatori naturali.

Essendo un animale onnivoro, si nutre di frutti succosi come ghiande e noci, ma anche, talvolta, si ciba di insetti o vermi. La stagione degli accoppiamenti avviene in aprile, dopo alcuni scontri e lotte fra maschi.

Tuttavia, non tutto è rose e fiori per questa specie: il quercino ha diversi nemici naturali, come rapaci e carnivori, ma la principale minaccia per le sue popolazioni risiede nella perdita di habitat naturale a causa della deforestazione, degli incendi boschivi e della presenza sempre più invasiva dell’uomo.

Vale la pena ricordare che la presenza del quercino in Sardegna risale addirittura al Pleistocene, la stessa epoca in cui vivevano i Mammut! Il quercino raggiunse l’isola attraverso il “ponte” sardo-corso-toscano.

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