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La foto del giorno. Sua Maestà il cervo sardo, il re dei boschi di Sardegna

cervo sardo

Foto Ignazio Atzeni

“Dopo ore di appostamento compare improvvisamente il re dei boschi sardi. Attimi di adrenalina a mille”, scrive nel commentare il suo magnifico scatto l’autore della foto, Ignazio Atzeni, aggiungendo che è stato effettuato all’interno di un grosso cespuglio di lentischio con telo mimetico a Monte Majore, Guspini.

Foto Ignazio Atzeni

E adesso quanche informazione più strettamente scientifica: il cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus Erxleben, 1777) o cervo corso è una sottospecie endemica sardo-corsa del cervo europeo (Cervus elaphus), un mammifero ruminante dell’ordine degli Artiodattili. Il nome scientifico richiama la sua prima osservazione in Corsica, ma l’animale si è estinto nell’isola attorno alla metà degli anni sessanta, per esservi poi reintrodotto solo dal 1985 (dapprima in recinti e dal 1998 in natura).

Si tratta della varietà sardo-corsa del cervo rosso europeo (Cervus elaphus elaphus Linnaeus), è leggermente più piccolo e più snello di questo. Lungo circa 2,50 metri compresa la coda, gli esemplari maschi raggiungono un’altezza al garrese attorno ai 100 cm ed un peso massimo di 130 kg. Le femmine, invece, hanno un peso compreso fra 70 e 80 kg. Il cervo sardo corso rappresenta il più grande animale presente in Sardegna e in Corsica.

Il maschio ha palchi (impropriamente chiamati corna) caduchi, sottili e ramificati, fissati sull’osso frontale: i palchi vengono rinnovati ogni anno e nei primi anni di vita cadono e rispuntano con un ramo in più. La femmina è completamente sprovvista di palchi.

L’origine del cervo sardo-corso rappresenta ancora oggi un mistero e per spiegare la sua presenza nelle isole sono state formulate varie teorie.

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