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Inaugura in Sardegna un nuovo museo dedicato alle arti e ai mestieri antichi: all’intero 2.500 reperti

Oltre 2.500 reperti risalenti al periodo storico tra il diciottesimo e il ventesimo secolo riguardanti più di cinquanta mestieri antichi della Sardegna. Sabato 22 e domenica 23 aprile ad Arbus in via Giardini 1 aprirà ufficialmente al pubblico il museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna.

Il museo ha sede nell’antica dimora di una famiglia contadina benestante del centro storico di Arbus. L’edificio, restaurato conservando tutti gli aspetti originari più significativi, si articola in un corpo espositivo a più livelli attorno al vecchio cortile con pozzo e vista verso “Sa Rocca ‘e su Casteddu”. Il nuovo spazio museale offre un’ampia panoramica sugli attrezzi e sulle produzioni che raccontano un patrimonio secolare di conoscenze e tecniche di lavorazione dei materiali.

“La creazione del museo – afferma il fondatore Antonio Corda – nasce dal desiderio di dare alla comunità di Arbus un personale contributo per la valorizzazione del territorio e soprattutto per poter dare vitalità al centro urbano. Il desiderio per il futuro è quello di costituire una Fondazione partecipata per mantenere integro il patrimonio culturale raccolto e salvaguardare la memoria del lavoro dei nostri antenati”.

Il taglio del nastro è in programma sabato mattina a mezzogiorno. Prima alle 10 la giornata si aprirà con i saluti di Antonio Corda, fondatore del museo, del sindaco di Arbus Paolo Salis e del deputato Gianni Lampis. Parteciperanno Giannetta Murru Corriga e Gabriella Da Re dell’Università di Cagliari e Gianna Saba funzionaria della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna. Diverse le attività che verranno proposte nella due giorni inaugurale coordinate dalla cooperativa Villa Silli: tra queste si segnalano gli interventi di Maria Paola Cordella e le installazioni di Battistina Casula oltre alla partecipazione attiva degli studenti dell’Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione di Arbus e dell’Istituto classico linguistico “E. Piga” di Villacidro.

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