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Trova un’anfora in terracotta mentre passeggia nella spiaggia di Su Pallosu a Oristano

A seguito della segnalazione di un privato cittadino, i Carabinieri della Stazione di San Vero Milis sono intervenuti nella marina di “su pallosu”, località sa marigosa, dove, immersa in pochi centimetri d’acqua, rinvenivano un’anfora in terracotta quasi totalmente integra e perfettamente conservata. Considerate le precarie condizioni di sicurezza del luogo che avrebbero potuto comprometterne la conservazione sino all’arrivo dell’autorità competente (la soprintendenza) e considerato il possibile interesse culturale, i militari hanno rimosso il reperto che è stato trasportato al sicuro.

L’anfora nei prossimi giorni sarà affidata al funzionario-archeologo della soprintendendenza archeologia, belle arti e pesaggio di Cagliari che ne valuterà interesse culturale, epoca di appartenenza e valore commerciale presunto. Tali reperti, infatti, molto comuni nelle acque della Sardegna, sono importanti dal punto di vista storico per ricostruire le rotte commerciali delle epoche passate nell’isola.
L’area del litorale, ricca di testimonianze archeologiche, è costantemente vigilata dai carabinieri poichè, soprattutto a seguito di mareggiate, emergono dai fondali marini reperti di particolare interesse culturale spesso preda dei cosiddetti “tombaroli”.

E’ importante ricordare al cittadino che l’art. 90 del d.l.vo 42/2004 “codice dei beni culturali e del paesaggio” prescrive che chi scopre fortuitamente beni di interesse culturale deve farne denuncia entro 24 ore al soprintendente, al sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza e provvede alla conservazione temporanea lasciandoli nelle condizioni e nel luogo in cui sono stati rinvenuti. Ove si tratti di cose mobili delle quali non si possa altrimenti assicurare la custodia, lo scopritore ha facoltà di rimuoverle per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino alla visita dell’autorità competente”.

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