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Conoscete lo “zimino”? Alla scoperta di un piatto iconico e gustoso della cucina del nord Sardegna

Lo zimino sassarese - Foto dalla pagina Facebook "Zimino"

Lo zimino sassarese - Foto dalla pagina Facebook "Zimino"

Lo zimino sassarese è un piatto tipico della tradizione culinaria di Sassari e Porto Torres. Si tratta di un piatto povero, tipico della tradizione contadina, ma molto gustoso e nutriente. Le origini sono molto antiche e che viene ancora oggi preparato con passione e cura dalle famiglie sassaresi.

La base dello zimino sassarese, a differenza delle versioni corrispondenti del centro Italia che sono a base di pesce, è costituita dai principali tagli di frattaglie di carne di manzo o agnello: diaframma, intestino (riccioli), retto, rognone, milza, e le animelle (“primuratti”), la parte considerata più saporita e ambita.

La preparazione è apparentemente semplice, ma particolarmente rituale. Le frattaglie, dopo essere state accuratamente pulite, vengono cotte a dovere sulla brace. La “ziminadda” è il rito di riunirsi attorno alla brace per arrostire e consumare lo zimino. Si tratta di una tradizione molto radicata, ma solo in città, a Sassari e a Porto Torres per l’appunto. Questo perché mentre nei paesi dediti alla pastorizia e all’allevamento c’era una grande disponibilità di carne, in città si producevano e coltivavano più verdure e ortaggi. Le proteine animali più facilmente reperibili erano quelle del quinto quarto. Da questo dettaglio nasce lo storico piatto che ancora oggi riunisce attorno a una tavola le famiglie sassaresi.

Ziminadde particolarmente importanti vengono organizzate durante le feste cittadine, in particolare per i Candelieri.

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