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Due anni fa moriva Gigi Proietti: l’Italia ricorda commossa il suo “Mandrake” e il Maresciallo Rocca

Due anni senza “Mandrake”. Il 2 novembre 2020 il teatro e la cultura italiana piangevano la scomparsa di Gigi Proietti. Nessuno può dimenticare quel modo brillante di farci sorridere, quelle battute sempre pronte e quella sua capacità di recitare così naturale. Nel giorno del suo 80esimo compleanno, un arresto cardiaco ci ha portato via il maestro della comicità italiana, trasformista e romanista sino al midollo, attore a 360 gradi, fra tv, cinema e ovviamente il teatro.

Il teatro, già, il suo regno. Lo scorso anno, alla notizia della sua morte, alcuni maestri della comicità dal palcoscenico sardo hanno reso omaggio a chi di questo mondo è stato uno dei massimi esponenti. Oltre quaranta anni fa la consacrazione al Teatro Tenda e gli show immortale di “A me gli occhi, please”. Da allora infiniti spettacoli ovunque, anche nella nostra Sardegna, come quelli all’Anfiteatro Romano di Cagliari.

Per Gigi Proietti c’è anche il cinema, con la consacrazione che arriva nel 1976 con Febbre da cavallo, nel ruolo dell’incallito scommettitore Mandrake.

A partire dagli anni ’90, altro immortale successo, quello del “Maresciallo Rocca”, che dal 1996 sino al 2007 ha dato a Proietti una seconda giovinezza. Ma non solo, perché l’attore romano ha regalato emozioni anche nei panni di San Filippo Neri, nella serie Rai “Peferisco il Paradiso”. E ancora, Nicola Persico in “Il genio della truffa” e il giornalista Bruno Palmieri in “Una pallottola nel cuore”.

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