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Lo sapevate? Che cosa rappresenta l’elefante che dà il nome alla torre pisana di Cagliari?

Lo sapevate? Che cosa rappresenta l’elefante che dà il nome alla torre pisana di Cagliari?

La torre dell’Elefante, che deve il suo nome all’elefantino (coevo all’edificio) posizionato su una mensola su uno dei lati della struttura, fu costruita nel 1307 dall’architetto Giovanni Capula su ordine dei dominatori Pisani. Si tratta di uno dei monumenti più belli e amati di Cagliari e recentemente è stata ristrutturata e riaperta. Scopriamo i suoi segreti e soprattutto che cosa rappresenta l’animale che le ha dato il nome.

Torre dell’Elefante a Cagliari.

 

Edificata con il calcare delle cave di Bonaria ma anche con parte dei blocchi dell’Anfiteatro Romano (molte strutture in Castello furono costruite con materiali di riuso, le mura, le torri e persino la Cattedrale) deve il suo nome alla scultura.

 

La torre si trova nel quartiere Castello vicino alla chiesa di San Giuseppe ed è raggiungibile dalla via Santa Croce, dalla via Università e dal Cammino Nuovo. Domina la città e dalla sommità è possibile ammirare splendidi panorami.

In altezza raggiunge i 30 metri circa che, considerando anche il torrino, salgono a 35. Invece dal lato di via Cammino Nuovo raggiunge fino ai 42 metri di altezza.

 

Su una delle facce sono. presenti gli scudi delle famiglie pisane che contribuirono economicamente alla costruzione della torre.

Nel 1328 venne chiuso il lato nord della torre per creare abitazioni per funzionari e magazzini. In epoca spagnola l’edificio venne utilizzato anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (attuale piazza Carlo Alberto), come monito.

 

L’elefante, oltre a essere uno dei simboli di Cagliari, si narra sia anche il bottino di un’antica crociata in Terrasanta. In Castello c’era anche una strada, Ruga Leofantis (oggi via Stretta), che prese (o diede anch’essa) il nome alla torre.

Torre dell’elefante

Una curiosità: l’elefante, simbolo di forza e fedeltà, è anche uno dei simboli pisani ma nel tempo, il fatto che avesse la proboscide all’ingiù fu interpretato come un segno di sventura.

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