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Addio a Leonardo Del Vecchio, imprenditore visionario innamorato della Sardegna

Il mondo ha detto oggi addio a uno dei più grandi imprenditori italiani viventi: Leonardo Del Vecchio si è spento all’età di 87 anni dopo una vita di straordinario successo imprenditoriale.

Vero e proprio self made man è partito da zero fino ad arrivare a costruire un impero nel campo dell’ottica con la fondazione nel 1961 di Luxottica. Il suo patrimonio, stimato in oltre 27 miliardi di euro, lo ha reso il secondo uomo più ricco d’Italia e il 62° al mondo.

Molti non sanno che l’imprenditore milanese è stato da sempre un grande amante della Sardegna e della Costa Smeralda in particolare.

Ed è proprio il Consorzio della Costa Smeralda a tracciare di lui un ricordo legato all’Isola. Ecco di seguito il racconto del rapporto tra Del Vecchio e la Sardegna:

Grande amante del mare della Costa Smeralda, il suo yacht, il Moneikos, era una presenza fissa nella baia di Cala di Volpe.

Da sempre discreto e mai banale, Del Vecchio stava spesso in barca, con qualche capatina per pranzo o cena all’Hotel Cala di Volpe. Altre uscite erano per feste di grande valore sociale, come quelle dell’Unicef. La sua presenza è un po’ l’essenza della Costa Smeralda: riservatezza, raffinatezza, eleganza, understatement.

Ultimo di quattro fratelli, suo padre, di nome Leonardo, muore prima della sua nascita e lui viene affidato al collegio dei Martinitt.

Lì passa la Seconda guerra mondiale e studia fino alle scuole medie, poi comincia a lavorare come garzone. Nel 1958 – durante l’inizio del Boom – si trasferisce ad Agordo, in provincia di Belluno, e apre una bottega di montature per occhiali.

Nel 1961 Leonardo Del Vecchio fonda Luxottica, che diventerà sotto la sua guida una delle società dell’occhialeria più importanti a livello prima italiano e poi mondiale, acquisendo storici marchi come Rayban.

Del Vecchio, secondo la rivista Forbes, era il secondo uomo più ricco d’Italia e il 62esimo al mondo, con un patrimonio di 27,3 miliardi.

Grande orgoglio italiano, Del Vecchio ha sempre amato l’Italia.

“Dobbiamo iniziare ad abbattere i muri e a creare campioni prima nazionali e poi europei, per competere alla pari con i colossi internazionali. Serve un’ottica da imprenditori più che da finanzieri. I dividendi oggi spesso sono a scapito della crescita dimensionale delle aziende” disse al Corriere della Sera pochi mesi fa.

Nella foto, di superyachttimes.com, il Moneikos a Cala di Volpe

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