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Lo sapevate? Nel 533 d.C. la Sardegna divenne un Regno indipendente, ma durò solo pochi mesi

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A sinistra la riproduzione di un guerriero vandalico esposta a Cracovia, a destra la moneta del regno di Goda ritrovata in Sardegna

Sardegna indipendente: per molti un sogno, per altri un’utopia, per altri ancora un qualcosa di non auspicabile. Il fascino dell’idea di un’Isola che governi sulla totalità di sé stessa (possibilmente bene!) senza poteri esterni che si frappongano, è però senz’altro innegabile.

Ebbene ci sono stati alcuni brevi periodi nella storia che questo progetto ha avuto buon esito, seppur assai effimero. In questo articolo vi raccontiamo della prima volta che questo avvenne.

Correva l’anno 533 dopo Cristo e sull’Isola regnavano i Vandali, capaci di conquistare in un sol boccone le principali isole del Mediterraneo precedentemente dominate dai romani. In Sardegna i guerrieri nordici provenienti dal Nord Africa giunsero nel 456, anno in cui assoggettarono l’Isola. Da allora l’Isola divenne territorio controllato da questa popolazione, attraverso strutture politico-amministrative tipiche della tradizione vandala, ma non molto dissimili dalla consolidata organizzazione romana.

A capo di tutto vi era un governatore, il praeses, che deteneva nelle sue mani tutti i principali poteri. Tutto cambiò con l’arrivo di un ambizioso governatore vandalo di origine gota, Goda, che nel 533 decise di autoproclamarsi Re di Sardegna. Goda iniziò a coniare moneta, una delle quali, recante il suo busto e il volto del Sardus Pater, è stata ritrovata in Sardegna. Come riporta fedelmente lo storico Francesco Cesare Casula «in Sardegna si formò per la prima volta una statualità, anche se limitata ai territori controllati dai Vandali e per pochi mesi».

In pratica la Sardegna fu per la prima volta indipendente. A disfare i sogni di gloria di Goda furono i bizantini, seppur in modo indiretto. Goda aveva infatti chiamato l’esercito di Giustiniano in suo soccorso. L’Imperatore d’Oriente inviò verso ovest due eserciti, uno a contrastare i vandali in Nord Africa, un altro a supportare la ribellione dell’ambizioso “re” di Sardegna. Ma il re dei Vandali Gelimero replicò con la spedizione di un numeroso esercito nell’Isola guidato dal fratello Tata. Quest’ultimo riprese Cagliari e la Sardegna e fece giustiziare Goda, mettendo fine al suo Regno di Sardegna. I bizantini, per mano del generale Belisario e del Duca Cirillo, sconfissero prima Gelimero e Tata mettendo fine al dominio dei Vandali in Africa, poi si recarono in Sardegna dove conquistarono Cagliari che insieme alla Sardegna entrò a far parte della sfera di controllo dell’Impero Romano d’Oriente.

 

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