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Draghi firma il Dpcm energia per la Sardegna

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm energia per la Sardegna.

Il testo ora definitivo, come riporta Ansa, aveva già incassato il via libera dei ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, delle Infrastrutture Enrico Giovannini e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Il provvedimento è stato adottato in attuazione della legge semplificazioni, completando così il suo percorso politico-amministrativo: in queste ore Draghi lo ha fatto proprio e lo ha licenziato.

In particolare, sul piano del sistema dell’elettricità, è prevista l’estensione della rete di trasmissione elettrica nazionale attraverso la realizzazione del cavo Sardegna-Sicilia che fa parte del Tyrrhenian Link, con una potenza programmata di 550 megawatt.

Per quanto riguarda la fornitura di gas metano, la rete nazionale sarà estesa alla Sardegna, anche a fini tariffari, attraverso un collegamento virtuale che comprende un insieme di infrastrutture: una nave Fsru fissa nel porto di Portovesme con capacità di stoccaggio adeguata a servire il sud industriale e il bacino della Città metropolitana di Cagliari, un’altra nave Fsru a Porto Torres con capacità adatta a servire il nord industriale e il bacino della Città metropolitana di Sassari, un impianto di rigassificazione nell’area portuale di Oristano che servirà le zone limitrofe.

Il gas arriverà in Sardegna grazie a navi “spola” che partiranno dai terminali di Panigaglia e Olt e serviranno Portovesme, Porto Torres e Oristano. Il Dcpm fa riferimento anche alle energie rinnovabili, ma parla genericamente di “realizzazione di generazione a fonte rinnovabile e di adeguate risorse di accumulo dell’energia”, senza definire la potenza.

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