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Domenica di preghiera, ieri, per la comunità cagliaritana d’Ucraina

Una domenica di preghiera, quella della comunità cagliaritana d’Ucraina alla cappella di San Damiano Martire, alla chiesa stampacina di Santa Restituita. Una settimana di lavoro e raccolta di pacchi, destinati al fronte di guerra, sempre con il cuore rivolto ai propri cari, in balia di mille difficoltà.

 

Momenti di grande raccoglimento e commozione, tra i banchi della chiesa, al gran completo di fedeli durante la funzione greco-cattolica domenicale. In tanti con i colori della bandiera ucraina, il giallo e il blu sempre nel cuore.

 

Le cappelle della chiesa colme di scatole, pronte al viaggio in terra dell’est e piene di ogni ben di Dio, confermano la calorosa solidarietà del popolo cagliaritano.

 

Tra i fedeli è tantissima la preoccupazione per la madre patria. Tantissimi hanno parenti che vivono il terrore dei bombardamenti; c’è chi teme per i genitori malati o per i fratelli, prima lavoratori, ora invece armati volontariamente e impegnati in una strenua resistenza ai russi.

 

A Santa Restituta allora ci si affida alla preghiera, fondamentale via per chi assiste impotente alla tragedia del proprio popolo. E nei canti recitati dalle tante donne presenti, molte delle quali in Sardegna da tantissimi anni, la speranza è quella che si possa presto tornare a parlare e scrivere d’altro.

 

 

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