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Il Senegal campione d’Africa, a Cagliari e in Sardegna la gioia di tutta una comunità

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Il Senegal sul trono dell’Africa. C’è voluta la lotteria dei rigori per decidere questa edizione camerunense del torneo più bello del Continente Nero. Nella finale di Yaoundé, dopo le reti bianche quel tiro dal dischetto di Manè, contro l’Egitto, ha regalato ai leoni africani la gioia del primo titolo.

A Cagliari è la gioia di un’intera e nutrita comunità. Ognuno l’ha seguita per conto suo, chi a casa e chi in negozio. Pochi in tv. Nei locali, poi, la Serie A come sempre l’ha fatta da padrona. E allora tutti sotto con Smartphone alla mano, per strada o in giro. Magari, mentre si chiudeva una delle tante giornate di lavoro.

Una felicità che va ben oltre lo sport. È il tripudio di un popolo, che nell’Isola ha da anni trovato una sua seconda casa. Dietro ciascuno, poi, ci sono tante storie di sacrifici e fatiche. Oggi, però, è soltanto festa.

Dalla via Santa Margherita, Hassan aspettava la rete del suo preferito, Ismail Sarr. Ma in 120 minuti ha dovuto pregare contro le incursioni del talentuoso Salah.

Dall’altra parte, sempre in centro, c’è Abdou. Lui, che da bambino vive a Cagliari, sperava nella rete del cagliaritano Keità Balde, oggi neanche entrato in campo. Ma va bene così, per lui e tutti i suoi connazionali.

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