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Il matrimonio fra Garibaldi e Giuseppina Raimondi: il ripudio poco dopo le nozze

Neanche il tempo del “sì” e il matrimonio era già finito. Il 24 gennaio 1860 le nozze fra Giuseppe Garibaldi e la sua seconda moglie Giuseppina Raimondi. L’eroe dei due mondi, vedovo della nota rivoluzionaria brasiliana “Anita, da tempo sembrava avere manifestato desiderio di vita coniugale. Nel 1859 provato con Battistina Ravello, che aveva dato alla luce sua figlia Anita, ma poi Garibaldi decise di ripiegare verso Maria Esperance von Schwartz, “Elpis Melena”, donna attraente e affascinante.

In seguito, però, a cambiare le cose ci pensa l’arrivo di Giuseppina Raimondi. Questa era figlia naturale, riconosciuta ma non legittimata, del marchese Giorgio Raimondi Mantica Odescalchi e inizialmente sembrava non gradire le profferte dell’eroe Garibaldi. La Raimondi infatti era legata sentimentalmente all’ufficiale garibaldino Luigi Caroli, un amore consumato a Fino e portato avanti per molti anni. Pare, inoltre, che la donna avesse intrattenuto una relazione anche col cugino, il maggiore Rovelli.

Fu così che, quasi inaspettatamente la Raimondi rispose positivamente a una lettera di Giuseppe Garibaldi, dichiarandosi disposta a sposarlo, cercando di accelerare la data delle nozze, visto il suo stato di gravidanza. Caroli, saputo dell’imminente matrimonio, la abbandonò.

Il matrimonio tra Raimondi e Garibaldi fu celebrato con rito religioso il 24 gennaio 1860, nella villa di Fino. Dopo il matrimonio, però, il cugino Rovelli si avvicinò allo sposo, consegnandogli un foglio di carta, di cui molto probabilmente era l’autore, in cui si rivelava che la Raimondi avesse mantenuto relazioni con altri uomini anche nel momento immediatamente precedente alle nozze.

Interrogata dal marito, Giuseppina Raimondi ammise tutto. Il coniuge, irato, la ripudiò immediatamente e non la volle più vedere. Anni dopo l’annullamento del matrimonio fu certificato nel 1880 e Garibaldi poté così unirsi in terze nozze con Francesca Armosino, con la quale ebbe due figli.

Il figlio concepito da Giuseppina, nato mesi dopo il matrimonio con Garibaldi, nacque morto. E mai fu accertato se fosse del marito, di Caroli o di Rovelli.

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