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Lo sapevate? L’aereo all’ingresso di Selargius, ricorda il pilota delle Frecce Tricolore Antonio Gallus

foto Francesco Dotti 2013

Antonio Gallus nacque a Selargius il 22 settembre 1939. A 20 anni prestò servizio di leva come Ufficiale di Complemento in Aeronautica, ma il suo sogno era diventare pilota militare. Nel 1961 fu ammesso al Corso A.U.P.C. (Allievi Ufficiali Piloti di Complemento), nella Scuola di Volo di Lecce – Galatina dove conseguì il brevetto di pilota militare. Nel 1969 venne assegnato alle Frecce Tricolori ricoprendo la posizione di 2° Gregario Sinistro (1970-71), 2° Fanalino (1972-73), 3° Gregario Sinistro (1974) per poi diventare Capoformazione numero 1 dal 1974 al 1981, anno della sua morte.

foto La Storia delle Frecce Tricolore

Il 2 settembre del 1981 le Frecce Tricolore si trovavano nella base aerea di Rivolto in provincia di Udine. Come riportato sul sito “Storia delle Frecce Tricolore”, la formazione stava effettuando la manovra detta “Arizona” quando l’aereo G-91 del Tenente Colonnello Antonio Gallus entrò in collisione con quello del Capitano Fabio Brovedani. Ma mentre il velivolo del Capitano Brovedani, sebbene gravemente danneggiato fu in grado di atterrare, quello del Tenente Colonnello Gallus non era in condizioni di effettuare l’atterraggio.

Antonio Gallus, Toni, come lo chiamavano tutti, sapeva che per salvarsi doveva lanciarsi dalla cabina e toccare terra col paracadute, ma sapeva anche che in quel modo l’aereo sarebbe finito sopra un centro abitato rischiando di provocare delle vittime, così decise di rinunciare a salvarsi per condurre l’areo in una zona disabitata e lasciare che si schiantasse al suolo.

Il 3 marzo 1983 al tenente Colonnello gallus fu conferita la Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico con questa motivazione: “per avere sacrificato la propria vita dirigendo il suo aereo, ormai privo di controllo dopo una collisione in volo con un altro velivolo durante un’esercitazione, verso una zona disabitata”.  Il 12 settembre del 2004 è stato inaugurato a Selargius un monumento intitolato ad Antonio Gallus. Il monumento è un vecchio Fiat G-91 del 1961, della pattuglia acrobatica, undici metri di lunghezza e otto metri di apertura alare, donato dall’Aeronautica militare e restaurato con l’aiuto dei Lions.

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