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Covid-19, scuole chiuse a gennaio? Le precisazioni del Prefetto di Cagliari

In merito alla circolare del Prefetto di Cagliari circolata tra ieri e oggi su molte testate (non Vistanet, che ha preferito attendere dichiarazioni ufficiali) che faceva riferimento all’eventualità di una chiusura delle scuole nel mese di gennaio, il Prefetto Gianfranco Tomao ha inviato alla stampa una nota con alcune importanti precisazioni.

Ecco di seguito la nota:

«Si fa riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati in data odierna nei quali viene data notizia di una nota inviata dal Prefetto di Cagliari all’Assessore della Sanità della Regione Sardegna, avente ad oggetto l’evoluzione della situazione epidemiologica in questa provincia e le possibili conseguenze sulla didattica nelle scuole. Al riguardo, corre l’obbligo di precisare che il predetto documento fa seguito ad una comunicazione inviata a diverse Istituzioni dal Direttore della Struttura Complessa Igiene e Sanità Pubblica Sud Sardegna della ATS Sardegna, con la quale è stata manifestata preoccupazione per l’aumento dei casi di Covid-19, in particolare nella variante omicron, recentemente registratisi in ambito scolastico che, secondo quanto ritenuto dal predetto dirigente sanitario, indurrebbe ad una valutazione circa l’opportunità di sospendere le attività didattiche in presenza nel mese di gennaio p.v.. Alla luce di quanto rappresentato è stata richiesta una valutazione in merito ai responsabili della sanità in ambito regionale, nonché di poter avere anticipatamente notizie sugli eventuali provvedimenti di competenza si ritenesse opportuno conseguentemente adottare. Giova, sul punto, chiarire che non compete al Prefetto disporre o richiedere l’adozione di provvedimenti a carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica, riservati, ai sensi dell’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, alla competenza del Ministro della Sanità sull’intero territorio nazionale, al Presidente della Giunta regionale, in ambito regionale o parte di esso comprendente più comuni, nonché al Sindaco sul territorio comunale. Per quanto attiene alle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19, ai sensi dell’art. 3 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, le regioni, in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre misure ulteriormente restrittive rispetto a quelle adottate in ambito nazionale, che possono riguardare anche le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado. Al Prefetto, fin dall’inizio dell’emergenza pandemica, compete l’esecuzione, tramite le Forze di Polizia, ed il monitoraggio delle misure di contenimento adottate per prevenire la pandemia da COVID-19. Si prega, pertanto, codesti organi di informazione di dare la massima diffusione ai contenuti del presente comunicato, al fine di poter offrire all’opinione pubblica completi e puntuali elementi di conoscenza».

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