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Artigiani cagliaritani. Stefano Gessa, dalle “forchette fenicottero” alle chiome “scrabionate”

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L’arte cagliaritana fra le “casette” dei mercatini di Natale nel corso Vittorio Emanuele. Ingegno e passione per Stefano Gessa, 42 anni, con le sue calamite e gadget fatti con le forchette.

Sì, semplici forchette. O meglio, quelle che “furono forchette”. Arroventate e rese malleabili, Stefano le trasforma in chiome spettinati, simpatiche corna benauguranti – tutte da ridere, in questo clima natalizio – e non solo.

Sul suo bancone, infatti, ecco un fenicottero attaccato a un tacco di legno. Così come il becco di un gabbiano. E poi, dati i tempi moderni, anche un simpatico portacellulare.

Puro genio artistico e grandi capacità artigiane. Qualità che Stefano, fierista di Is Mirrionis, mette in luce al meglio nella sua “casetta”.

“Scrabionau”, si legge su una targa di una calamita: i denti della forchetta, grazie al fuoco e al talento umano, diventati riccioli disordinati. Oppure, “A te e famiglia”, sotto la testa di una vecchia forchetta due corna, in segno di buon auspicio.

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