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Due giovani sardi premiati dal presidente Mattarella con l’onorificenza di Alfieri della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2021 si sono distinti per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia. I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo.

Accanto ai 30 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive in ambito di agricoltura sostenibile, di comunicazione digitale e di impegno in un’impresa sociale in un carcere minorile.

Tra questi ci sono anche due giovani sardi, Alessio Cozzolino e Aya Jedidi. Ecco le motivazioni del Quirinale alla loro onoreficenza.

Alessio Cozzolino, 10/12/2002, residente a Terralba (OR) – Per l’impegno e la competenza con cui affronta i grandi temi ambientali e il loro riflesso sulla coesione e la giustizia sociale. La sua attività di giornalista è diventata sempre più intensa negli anni del liceo, e ora è riconosciuta e apprezzata a livello di importanti testate nazionali.

Alessio ha sempre ottenuto al liceo risultati scolastici eccellenti, e dall’età di 14 anni scrive per quotidiani locali e per testate nazionali e internazionali. Si occupa, con particolare impegno e passione, di ambiente e delle ricadute sociali dei grandi temi ecologici irrisolti. Ha creato un giornale on line su cui hanno scritto diversi suoi compagni di scuola. Durante la pandemia ha affinato la propria vocazione di giornalista, approfondendo le questioni della transizione ecologica e del necessario equilibrio ambientale da ripristinare, per evitare gravi conseguenze su persone e comunità.

Nei suoi articoli e con le sue interviste, Alessio propone con nuove chiavi il tema del contrasto alle disuguaglianze. Crede in un’Italia migliore, da costruire mettendo al centro i giovani e l’equilibrio ambientale e sociale necessario per uno sviluppo davvero sostenibile.

Aya Jedidi, 09/11/2009, residente a Maracalagonis (CA) – Per aver aiutato e favorito l’integrazione di una compagna di classe proveniente dal Marocco e priva della conoscenza della lingua italiana. Lei, che parla sia l’italiano che l’arabo, si è fatta “ponte” per gli insegnanti e per gli altri compagni. Sempre con grande disponibilità e cortesia.

Aya è nata in una famiglia di origini marocchine, dunque comprende e parla correntemente la lingua araba. Grazie a questa conoscenza, fin dall’inizio dell’anno scolastico, la giovanissima Aya ha aiutato una compagna appena arrivata dal Marocco che non parlava, né comprendeva la lingua italiana. Per lei ha tradotto lezioni di varie discipline, sia durante la didattica a distanza che nei giorni di frequenza in classe, svolgendo di fatto il ruolo di “intermediario linguistico”. Aya è stata un ponte prezioso per i docenti e per i compagni, sempre pronta a offrire chiarimenti o spiegazioni, nei contesti didattici come in quelli ricreativi. Il suo slancio di solidarietà attraverso gesti spontanei e gentili ha conquistato i compagni e per questo è riconosciuta come un modello di buoni comportamenti.

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